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Selvaggia Lucarelli, bufera social dopo la sua gaffe: “Effetto Meloni”

Dopo i locali pubblici che non controllavano il green pass, la nuova crociata social di Selvaggia Lucarelli ha come obiettivo i commercianti che non accettano i pagamenti con il Pos. Prima era toccato ai tassisti, ma ora il dito della giornalista è puntato contro bar e pasticcerie che pretendono solo pagamenti in contanti. Ma stavolta la Lucarelli incappa in una gaffe contro il premier Giorgia Meloni che le costa la dura reazione dei social. Bisogna precisare però che, mentre il mancato controllo del green pass, comunque la si pensi, era a tutti gli effetti un atto illegale, la mancata accettazione del Pos fino a 60 euro potrebbe essere invece una scelta totalmente legale. Sempre se la norma proposta del governo Meloni verrà confermata.

Selvaggia Lucarelli e Giorgia Meloni

“Effetto Meloni. – questo il commento di Selvaggia Lucarelli al suo post che sta facendo tanto discutere i social – Una delle più famose pasticcerie storiche di Genova, Mangini in Piazza Corvetto, ha deciso di non accettare più carte e bancomat nonostante l’obbligo. Si ricomincia a parlare di discriminazioni a caso, ci mancava”.

Qualcuno però le fa notare che quel locale non ha mai accettato i pagamenti con carta, ben prima che il governo Meloni entrasse in carica. “Ma quale effetto Meloni, sono di Genova e questa attività ha sempre e solo voluto contanti. Motivo per cui non ci ho mai messo piede”, la bacchetta una persona che dice di risiedere nel capoluogo ligure.

“Eccoci qui: barista di Palermo (ed ex giornalista) che scomoda la stella di David per i bar che non vogliono il pos. Sono tornati! (tra l’altro questo è sempre sui giornali lamentando rapine subite, però gli piacciono i contanti)”, attacca ancora Selvaggia Lucarelli in un altro post. “Ad Arezzo c’è della creatività”, se la prende poi con un locale della cittadina toscana.

In un altro post pubblicato sui suoi canali social, Selvaggia Lucarelli ha come bersaglio un bar in Alto Adige. “Interessanti le risposte del proprietario del Cafè am Gries di Bressanone. ‘Se non hai 10 euro in tasca è meglio se non entri’ e ‘la guardia di finanza non ha detto nulla’”, scrive mostrando altre foto. “Questo è Gaetano Callà, presidente provinciale FIPE baristi a Rimini da 20 anni piu altre cariche sparse e finge di non sapere che per le piccole transazioni (tipo caffè) non si pagano commissioni alle banche”, insiste in un altro tweet.

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