Aggredita semplicemente perché aveva cercato di far valere le proprie ragioni, chiedendo a un gruppo di ragazzi intenti a scoppiare petardi per festeggiare il Capodanno di allontanarsi da quell’area, frequentata da tante persone con animali al seguito che potevano rimanere spaventati dalle esplosioni. Questa la denuncia fatta da una ragazza di 26 anni, che si è rivolta ai carabinieri di Parma raccontando quanto le era accaduto poco prima.
La studentessa universitaria è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari che le hanno prescritto una prognosi di ben 30 giorni. Presa per il collo e battuta contro un muro, ha rimediato la lussazione della spalla. L’uomo, un papà parmigiano sui 40 anni, sarebbe intervenuto per difendere il figlio di fronte alle richieste della 26 enne di interrompere il lancio di scoppietti.
Sul caso della ragazza, di nome Virginia, è intervenuto anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ha commentato l’accaduto con queste parole: “Virginia mi ha scritto facendomi presente l’episodio. Quel che è avvenuto è un fatto grave. Solidarietà a lei e un augurio affinché le forze dell’ordine accertino la realtà dei fatti. Alzare le mani è un fatto indegno”.Salvini punta tutto su gennaio 2020: i piani del Capitano per il nuovo anno