Vai al contenuto

Trovato il corpo di una ragazza, la mamma denuncia: “Uccisa da un serial killer, mi ricorda Impagnatiello”

Dopo ben nove anni dalla sua scomparsa, il corpo di Sibora Gagani, ragazza italo-albanese 22enne, è stato ritrovato in un appartamento di Torremolinos (Malaga) in Spagna. La giovane conviveva lì con Marco Gaio Romeo dopo essere partiti insieme nel 2014 da Nettuno, vicino Roma. È stato proprio Marco, arrestato per l’omicidio di un’altra donna di nome Paula, a confessare di essere stato lui ad ucciderla a coltellate e di avere nascosto il suo cadavere all’interno della parete della sua abitazione. Anche se poi ha ritrattato questa versione, nonostante il ritrovamento del corpo. Ora la mamma di Sibora lo paragona ad un altro killer della sua compagna: Alessandro Impagnatiello.
Leggi anche: Alessandro Impagnatiello, l’inquietante previsione sull’assassino di Giulia: “Tra 10 anni uscirà dal carcere”

Sibora Gagani mamma Impagnatiello

La mamma di Sibora Gagani paragona il killer della figlia a Impagnatiello

Secondo la mamma di Sibora Gagani, intervistata da Repubblica, il suo ex compagno “ha sempre negato di averla uccisa. Io stessa gli avevo fatto la domanda anni fa e lui guardandomi negli occhi mi aveva negato. Ha sempre detto di non avere fatto male a mia figlia. Ricordo i suoi occhi nove anni fa, aveva un viso imperturbabile. Una faccia che mi ricorda quella di un altro assassino, Alessandro Impagnatiello”, questo il paragone fatto dalla donna.

La mamma di Sibora Gagani ricorda anche che un mese prima di partire “mia figlia lo voleva lasciare, anzi lo aveva proprio allontanato, e mi ha detto che voleva che sparisse. Poi, invece, da donna innamorata ha deciso di seguirlo. Sperava di sposarlo, di formare con lui una famiglia. Mi ha abbracciata e da allora non l’ho più vista. È calato il silenzio. Ho pensato subito che avesse ucciso mia figlia, ho fatto una denuncia alla polizia spagnola. Loro sono andati a casa sua e hanno trovato un pettine, un paio di mutandine e i vestiti di mia figlia. Ma non hanno fatto più niente. Sono arrabbiata con quei poliziotti”.

Secondo la donna, infatti, i poliziotti “si sono fermati fino a quando quel mostro non ha ucciso Paula. E invece potevano salvare altre donne. Forse anche mia figlia. La mia vita è un tormento da nove anni, continuo a lavorare e a vivere a Nettuno. Sibora Gagani era la mia unica figlia, era la mia gioia e quella di tutti quelli che la conoscevano. Le ragazze che sceglie Romeo sono tutte uguali: alte magre, capelli neri. – avverte – Paula sembrava la sorella di mia figlia. Le sceglie per le loro caratteristiche fisiche. Tutte belle ragazze e dai tratti mori. È un killer, lo fa con coscienza. Se lo avessi davanti potrei commettere il più orribile degli omicidi. E lo farei soffrire lentamente. Come lui sta facendo con me, mi ha trasmesso una rabbia terribile che ormai è dentro di me”, conclude la mamma secondo la quale Romeo e Impagnatiello sono molto simili..
Leggi anche: Omicidio Tramontano, Alessandro ha ucciso Giulia così