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Sicurezza, Zingaretti e Di Maio in coro: “È emergenza, Salvini non fa il ministro: solo selfie e comizi”

Nicola Zingaretti dal palco di Modena scorre le agenzie che parlano della sparatoria di Napoli, che ha lasciato sul selciato terrore e una bambina in gravi condizioni, e del commerciante ucciso a Viterbo. C’è l’impressione che la sicurezza diventi emergenza, mentre Matteo Salvini, il ministro dell’Interno, invece che andare a Napoli come mezzo Pd gli chiede, calca le piazze elettorali tra selfie e “bacioni” lanciati dai balconi di Mussolini.

“La sicurezza è diventata un buco nero. Noi proponiamo più soldi a polizia urbana e periferie. Quest’anno il governo ha stanziato solo 4,9 milioni per le forze dell’ordine. Noi vogliamo puntare sulla polizia urbana, vogliamo creare più servizi e lavoro nelle aree difficili. E poi scuole aperte fino alle 18”.

“L’odio forse fa raccogliere voti, ma l’odio non crea lavoro, non crea sviluppo, non crea benessere, non crea sicurezza”. E vista l’escalation di episodi criminali nelle ultime ore Matteo Savini “almeno un’ora al giorno”, faccia “meno comizi” e più “il ministro dell’Interno”. È questo l’appello rivolto dal segretario del PD al vicepremier Salvini.

“Dico al ministro dell’Interno, dopo che quattro giorni fa una ragazza è stata stuprata a Viterbo, dopo che ieri un commerciante è stato ucciso a Viterbo”, e c’è stata “una sparatoria nelle vie di Napoli”, e “questa mattina ad Ostia un altro attentato dentro un negozio. Siamo a noi a dire che l’Italia pretende sicurezza e non leggi come la legittima difesa che sono leggi di Ponzio Pilato che dicono agli italiani ‘pensateci voi a difendervi da soli'”.

Sullo stesso piano anche Luigi Di Maio. Il tema della sicurezza è sempre più al centro dello scontro politico. E il Movimento Cinque Stelle parte all’attacco di Matteo Salvini. “Piuttosto che terrorizzare sui migranti o visitare muri il titolare del Viminale si occupasse di contrasto alla mafia”, twitta Nicola Morra, il presidente grillino della commissione Antimafia. Il capo politici del Movimento Luigi Di Maio aggiunge il suo affondo e dice: “Una cosa è certa: serve più sicurezza, servono più uomini sul terreno”.

E poi: “Servono più controlli, più prevenzione, che passa anche per un forte sostegno a chi è impegnato nel sociale per salvare i ragazzi dalle famiglie di camorra e dai quartieri in difficoltà. E’ ingiusto. Che colpa può avere una bambina a 4 anni? Napoli è la bambina colpita, non l’assassino che ha sparato!”.

 

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