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Il sindaco leghista che scarica Salvini e si candida con Bonaccini: “Serve un segnale”

Per la Lega si mette sempre più nera in Emilia Romagna. Non bastano i sondaggi a dire che la Borgonzoni è in svantaggio rispetto a Bonaccini, ora ci si mette anche Roberto Pasquali, il sindaco di Bobbio che il 27 maggio è stato riconfermato primo cittadino con l’83% delle preferenze in quota Lega. Pasquali nel 2017 ha mollato il Carroccio e ora è passato, anche lui, con Bonaccini. È Il Corriere della Sera a raccontare la sua storia: “Roberto Pasquali si è portato avanti con il lavoro. ‘Se voti il piano sanitario di Bonaccini, Salvini ti espelle’. Tarda primavera del 2017, al telefono Matteo Rancan, consigliere regionale nonché fedelissimo del leader leghista. ‘Digli di non scomodarsi che me ne vado da solo’, è la risposta”.

Inverno del 2020, e Pasquali, il plurisindaco di Bobbio, premiato come borgo più bello d’Italia, è capolista della lista personale del presidente uscente. Se non una nemesi, senz’altro uno schiaffo per la Lega alla quale si iscrisse nel 2009, portandola dal 10 al 44 per cento alle ultime provinciali, in un territorio dove Salvini ha vinto 45 Comuni su 46. “Mi chiamano traditore, ma sono soltanto un sindaco che vorrebbe sopra di sé un presidente capace. La politica si fa a Roma, qui si parla di amministrazione”.

La scelta di Pasquali di accompagnare Bonaccini nel tentativo della riconferma ha provocato più di una critica da parte della Lega, partito di provenienza del sindaco di Bobbio. “Ringrazio Stefano per avermi chiesto di fare parte della sua lista civica. Non sono più giovanissimo, ho iniziato a fare l’amministratore nel 1985 e sono vent’anni che faccio il sindaco. Credo di conoscere ogni angolo del territorio Piacentino. Anche Stefano conosce la realtà, a Bobbio è venuto 15 volte, quando c’era un problema il giorno dopo sapeva dare una risposta. Lasciamo le Politiche da una parte, queste sono Elezioni di amministratori, ci vogliono dei candidati che conoscono il territorio e lo sappiano valorizzare”.

Pasquali è convintissimo della decisione di candidarsi nella civica del presidente. “Credo di conoscere anche le richieste di imprenditori e commercianti, e il dimezzamento dell’Irap in montagna è qualcosa di importante. Dobbiamo riuscire a invertire la tendenza tra pianura e montagna, far tornare le persone a vivere in montagna, soprattutto i giovani, in modo da avere persone che stanno lì e curano. Se non facciamo questo, avrà problemi anche la pianura”. Infine, un’altra risposta agli “ex amici” leghisti e del centrodestra. “Qualcuno mi ha attaccato, e va beh, si vede che non hanno argomenti. Io mi sono candidato dieci volte e sono sempre stato eletto. Ora sostengo Bonaccini perché ci credo, bisogna dare un segnale”.

 

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