Un sospetto terribile, quello che accompagna questi primi giorni di intervento militare turco in Siria. Ad avanzarlo è stata l’amministrazione curda in una nota, spiegando che Ankara avrebbe fatto ricorso alle armi vietate a seguito della resistenza, del tutto inaspettata, incontrata nella città di Ras al-Ayn.
“L’aggressione turca sta usando tutte le armi disponibili contro Ras al-Ayn – si legge nella nota – Di fronte all’evidente fallimento del suo piano, Erdogan sta ricorrendo ad armi che sono vietate a livello globale come il fosforo e il napalm”.“Sospettiamo che armi non convenzionali vengano usate contro i combattenti curdi dalla Turchia nella città assediata di Serekaniye nel nord-est della Siri” ha aggiunto via Twitter Mustafa Bali, capo della comunicazione delle forze democratiche siriane (Fds) a guida curda.

L’appello della comandante curda: “Italia, se armi i turchi uccidi il nostro popolo”