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Soffioni, sentieri e centrali. Ecco il turismo geotermico col segno più

Il turismo geotermico come vera e propria attrazione: la geotermia diventa motore di turismo, sopratutto in Toscana, nella zona di Larderello.
A dirlo sono i dati resi noti da Enel, secondo cui nel nel 2016, in Toscana ed in particolare nelle province di Pisa, Siena e Grosseto, il cosiddetto “turismo geotermico” ha superato le 60.000 presenze, una cifra oltre la quale finora non si era mai spinto.
La geotermia si impone in Toscana con il suo il primato di produzione, che nel 2016, ha toccato quasi 6 miliardi di kWh da fonte rinnovabile e provvede a circa il 27% del fabbisogno elettrico regionale. Ma diventa anche una ricercata attrazione turistica, proprio lungo una serie di percorsi ed iniziative sul territorio, che esaltano questo aspetto.

Lungo le strade della geotermia toscana

I luoghi culturali più visitati da turisti, associazioni, scuole e gruppi organizzati sono stati il Museo della Geotermia, il soffione dimostrativo perforato nel 1956 fino alla profondità di 740 metri, che viene aperto ai visitatori, e gli impianti di Larderello, che hanno raggiunto complessivamente le 26.282 visite.
turismo geotermico


Ad attrarre sono anche il Parco delle Biancane ed il sentiero “Geotermia & Vapore” da Sasso Pisano a Monterotondo M.mo, che consente di percorrere a piedi la strada della geotermia.
Le Centrali Aperte della stagione estiva nell’area tradizionale di Larderello, Monterotondo M.mo e Monteverdi M.mo, nell’area senese di Radicondoli e Chiusdino, c’è anche il nuovo percorso turistico di oltre 700 metri intorno alle centrali di Bagnore, tra Santa Fiora e Arcidosso, sull’Amiata. Da segnalare con attenzione anche le terme etrusco romane di Sasso Pisano nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, i centri e le attività del Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche (Co.Svi.G.) e la filiera agricola della Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, che hanno fatto registrare un turismo geotermico di oltre 34.000 visite.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo: delle 34 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 15 sono in provincia di Pisa, per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena, per 10 complessivi gruppi; infine, altre 10 si trovano nella provincia di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione.
Il 2016 ha fatto registrare il record di produzione con 5.871 GWh che, oltre a fornire elettricità da fonte rinnovabile, forniscono calore utile a riscaldare circa 10.000 utenze residenziali, nonché 30 ettari di serre e caseifici; riuscendo ad alimentare l’importante filiera agricola e gastronomica del territorio.
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“Un risultato che ci dà grande soddisfazione perché conferma che la geotermia è un valore aggiunto per tutta la Toscana ed è una ricchezza a 360 gradi e che il turismo geotermico è una strada importante da percorre”, commenta Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel Green Power. “Nella stagione primaverile ed estiva 2017 – ha aggiunto – che si apre con il mese di marzo, attendiamo tanti studenti, famiglie, gruppi e visitatori italiani e stranieri.
Sarà un periodo ricco di eventi, approfondimenti ed intrattenimenti nelle nostre centrali”.