Continua inarrestabile la corsa del Covid-19, e insieme ad essa si allarga sempre più il divario tra i più fragili della popolazione. L’ansia di ammalarsi ma anche la paura del domani, ha certamente influito sulle vite di tutte le persone e di tutte le famiglie, ma ha anche messo particolarmente in risalto i problemi e le necessità delle persone con disabilità, lasciate sempre più sole e ai margini della società. Come per Carmelo Messina, un ragazzo siciliano di Enna di 32 anni, affetto da sindrome di down, costretto a non poter socializzare. Impegnato nel sociale ma per questo periodo buio e nero, è costretto a rimanere in casa, poiché questo periodo di emergenza sanitaria gli ha privato di abbracciare i suoi amici, una caratteristica tipica del ragazzo, che esprime e trasmette voglia di vivere con allegria e sempre con il sorriso. Carmelo la sua bontà d’animo la trasmette quando parla a tutti coloro i quali stanno attraversando un periodo di sofferenza a causa del Covid-19, come i suoi amici, che hanno contratto il virus: “Ho sofferto per i miei amici – ha detto Carmelo a Fanpage – perché hanno avuto il Covid-19, non vedo l’ora di ritornare alla normalità”.

In una vera e propria lezione di vita, Carmelo confessa il suo motto: “Vietato dire non ce la faccio! Sono vicino a tutte le persone che non stanno bene, e che si trovano all’interno di una stanza di ospedale, da sole, senza i loro affetti. Quest’anno sarà un Natale diverso, ma dobbiamo essere forti – ha continuato Carmelo, concludendo – e avere coraggio e soprattutto responsabilità massima con i dispositivi di protezione. Questo serve per proteggere noi e la nostra famiglia”.
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