Ci sono alcuni pensieri che, da giorni, non fanno più dormire sonni troppo tranquilli al leader della Lega Matteo Salvini. Il primo, innanzitutto, è che l’odiata Giorgia Meloni riesca a strappargli lo scettro di leader della coalizione sovranista, costringendolo a un ruolo di secondo piano al quale il Capitano non sarebbe proprio capace di rassegnarsi. Poi ci sono le beghe interne al suo partito, un Carroccio che vede pericolosamente all’orizzonte segnali, evidenti, di scissioni possibili. Con Luca Zaia che continua a porsi pericolosamente come alternativa all’ex ministro degli Interni.
Openmedia ha realizzato la tradizionale sintesi delle rilevazioni effettuate in questi giorni dai vari istituti, da Swg a Ixè fino a Tecnè. Cercando così di capire quali sono effettivamente, al momento, i valori di forza in campo. Tra Lega e Pd al momento la distanza sarebbe così minima: 4 punti, quelli che passano tra il 24,5% del Carroccio e il 20,5% dei dem. Alle spalle dei due partiti il Movimento Cinque Stelle con il 16%, tallonato da Fratelli d’Italia al 15,2%.
Con Forza Italia ferma al 7,1% e una lunga lista di piccole formazioni vicine al mondo del centro-sinistra dalle percentuali basse ma non irrilevanti se sommate tutte insieme (La Sinistra 3,3%, Italia Viva 2,6%, Azione 2,6%, +Europa 2%, Verdi: 1,6%) l’esito finale è così tutt’altro che scontato. Con il premier Conte pronto a fare capolino all’orizzonte e spostare ulteriormente equilibri già precari.Zaia contro Salvini, nella Lega ormai c’è aria di scissione