La fotografia attuale del panorama politico italiano evidenzia una situazione di consolidamento per la coalizione di centrodestra, con una crescita significativa di Fratelli d’Italia, mentre le opposizioni mostrano segnali di frammentazione e difficoltà, in particolare per il Movimento 5 Stelle. Questi dati emergono nel contesto del terzo anniversario dall’insediamento del governo Meloni, un momento chiave per valutare l’andamento delle principali forze politiche.
Il centrodestra mantiene una posizione di forza
Il blocco di centrodestra si conferma come leader incontrastato, totalizzando il 48,7% dei consensi, con un lieve aumento di 0,2 punti percentuali. La spinta principale deriva da Fratelli d’Italia (FdI), che si rafforza ulteriormente salendo al 30,3%, con un incremento di 0,5 punti. Questo risultato sottolinea la capacità del partito di mantenere e accrescere il proprio elettorato a tre anni dall’inizio del mandato governativo, contrariamente alla tendenza abituale di calo di consenso.
Gli altri componenti della coalizione mostrano una certa stabilità: Forza Italia registra un leggero calo all’8,9% (-0,1), mentre Lega rimane stabile all’8,5%. Complessivamente, questa situazione indica una base elettorale solida e compatta all’interno del centrodestra.
Le difficoltà del Movimento 5 Stelle
Nel campo delle opposizioni, il Movimento 5 Stelle (M5S) attraversa un momento critico, perdendo 0,7 punti in due settimane e scendendo al 12,5%. Questo calo è attribuibile principalmente a tensioni interne e risultati elettorali deludenti in diverse regioni, quali Toscana (4,3%), Marche e Calabria.
Le dimissioni di Chiara Appendino da vicepresidente del M5S sono un segnale evidente della crisi interna, che ha generato una perdita di fiducia e una fase di conflitti interni, aggravata da una “caccia alle streghe” per individuare la fuga di notizie che ha alimentato ulteriormente l’instabilità.
Il centrosinistra registra una lieve crescita
Nonostante il calo del M5S, il centrosinistra nel suo complesso segna un aumento modesto, raggiungendo il 30,3% (+0,3). Il Partito Democratico contribuisce a questo risultato con un guadagno di 0,3 punti, attestandosi al 22,2%. Questa dinamica potrebbe indicare un parziale spostamento di consensi dall’area pentastellata verso il Pd, che si conferma la seconda forza politica del paese.
Inoltre, l’alleanza Verdi/Sinistra (Avs) segna un lieve progresso, arrivando al 6,4% (+0,2), a testimonianza di un lento recupero delle forze progressiste più a sinistra.
Il Terzo Polo e le forze minori
Il Terzo Polo, composto da Azione e Italia Viva, continua a mostrare segnali di debolezza, con un calo complessivo di 0,1 punti al 5,5%. Azione scende al 3,0%, valore critico in prossimità della soglia di sbarramento parlamentare, mentre Italia Viva registra un leggero recupero al 2,5%.
Le altre forze minori evidenziano andamenti misti: +Europa cala al 1,7% (-0,2), Noi Moderati scende allo 0,9% (-0,2), mentre le liste minori e la categoria “Altri” crescono fino al 3,0% (+0,4), segnalando una possibile dispersione del voto verso movimenti locali o nuovi soggetti politici.
In sintesi, il quadro politico attuale mostra un elettorato caratterizzato da una certa mobilità e in attesa di segnali chiari dalle principali forze, soprattutto nell’area dell’opposizione.