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Sondaggi elettorali dopo la crisi: Renzi sparisce dai radar. Cosa dicono i numeri

La crisi di governo ha avuto anche effetti immediati sui sondaggi. Secondo i dati raccolti dall’istituto Tecnè di questa settimana, e ripresi da TPI, alla luce del colpo di mano di Renzi l’elettorato è ancora più disorientato. La crisi di governo in atto aumenta l’incertezza su cosa succederà. La Lega di Matteo Salvini si conferma al primo posto, con una leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione. In recupero invece il PD, che guadagna lo 0,2 per cento. In leggera risalita anche il Movimento 5 Stelle e La Sinistra: i 5 Stelle salgono dello 0,2 per cento, mentre La Sinistra stacca Azione e, soprattutto, Italia Viva portandosi al 3,4 per cento.

Renzi risulta quindi travolto dalla crisi che ha prodotto lui stesso. Italia Viva infatti scivola al 2,2 per cento, avvicinandosi pericolosamente sotto la soglia del 2 per cento. E, come sostengono ormai in molti, sarà davvero difficile per Renzi e il suo partito entrare in Parlamento al prossimo turno elettorale, soprattutto se – come appare ormai evidente – il centrosinistra si compatterà con il Movimento  Stelle e individuerà proprio Conte come leader della coalizione. Nel centrodestra, invece, secondo i sondaggi Fratelli d’Italia mantiene saldamente la terza posizione confermando in toto la percentuale della settimana scorsa.

I sondaggi affermano anche che Forza Italia si mantiene sopra il 10 per cento. Un balzo che sembrava clamoroso solo fino a poco tempo fa. Le intenzioni di voto rilevate dai sondaggi di Tecnè partito per partito evidenziano quindi: Lega Nord: 23,2 per cento (-0,2); Partito democratico: 20,2 per cento (+0,2); Fratelli d’Italia: 16,6 per cento (=); Movimento 5 Stelle: 14,3 per cento (+0,2); Forza Italia: 10,4 per cento (-0,1); La Sinistra: 3,4 per cento (+0,3); Azione: 3,2 per cento (+0,1); Italia Viva: 2,2 per cento (-0,6); +Europa: 2,0 per cento (+0,1); Verdi: 1,6 per cento (-0,1).

Intanto, la crisi politica italiana e il monito della Bce – che invita a non sprecare l’opportunità del Recovery Plan – si fanno sentire immediatamente sui mercati finanziari, dove il Btp Italia a dieci anni vede aumentare i suoi rendimenti. Dopo un’apertura difficile, il Btp Italia segna rendimenti in crescita del 4,9 per cento (alle 9,47) a quota 0,743. Sono livelli che non venivano toccati da novembre del 2020.

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