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Sondaggi, le Sardine si candidano? Stanno già all’11%. Crescita costante

Sono la novità assoluta, un movimento nato dal nulla e che in poco tempo ha conquistato le piazze di mezza Italia e soprattutto il cuore di milioni di italiani. Nessuno si aspettava una crescita simile, e dunque ecco qua che anche negli ultimi giorni si è ventilata sempre di più la possibilità che le Sardine diventino un vero e proprio soggetto policito. Oggi Il Mattino mette assieme un po’ di numeri sui sondaggi che riguardano le Sardine dopo la manifestazione di Roma e l’assemblea costituente di domenica. E i sondaggisti dicono che il movimento di Mattia Santori non toglie voti alla destra ma contribuisce a far rivivere il centrosinistra. E questo è certamente il dato più importante.

“Abbiamo valutato un’ipotetica discesa delle sardine nel confronto elettorale e – spiega Carlo Buttaroni, presidente dell’Istituto Tecné – la differenza del loro consenso in generale si riduce di molti punti qualora dovessero diventare rivali di altri partiti candidandosi alle elezioni. Come forza politica li abbiamo valutati tra il 3 e il 5 per cento, ma ovviamente i numeri quando si tratta di sondaggi mutano in fretta”. Antonio Noto, presidente dell’istituto di ricerca che porta il suo nome ha effettuato una simulazione di una tornata elettorale con un fantomatico Movimento delle sardine nella contesa.

E i risultati non possono far sorridere i dirigenti dei partiti di centrosinistra. “Le sardine riuscirebbero a raggiungere l’11 per cento – spiega Noto – ma il Pd scenderebbe dal 18 al 13 per cento e il Movimento 5 Stelle dal 17 al 13”. In pratica l’ipotetico partito riuscirebbe in questo modo a rastrellare un corposo 5 per cento al Pd e 4 punti agli M5s. Un dato interessante dal momento che soltanto un 2 per cento di elettori di altri partiti o tra quanti si sono astenuti alle ultime elezioni guarderebbe con interesse a questa nuova sigla.

E i flussi di voti – secondo l’Istituto Noto – sono altrettanto eloquenti. “Il 42 per cento di chi alle ultime elezioni ha votato Pd – dice Noto – sono possibili elettori delle sardine, mentre voti ne arriverebbero solo dal 22 per cento degli elettori del Movimento 5 Stelle”. Ecco quindi che la dimensione reale del fenomeno è tutta interna al centrosinistra. E da lì non si smuove elettoralmente, mentre contribuisce a rendere più sexy l’appeal della coalizione. Perché in effetti qualche faccia nuova ci vuole.

 

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