
Nel corso di una giornata estiva nella nota località balneare di Bibione, in provincia di Venezia, un episodio di allarme ha turbato la tranquillità dei presenti. Un bambino di sei anni, in vacanza con la nonna e la sorellina, è infatti scomparso improvvisamente dalla spiaggia, dando il via a un’intensa operazione di ricerca.
La vicenda ha coinvolto immediatamente le forze dell’ordine, i volontari e la comunità locale, che hanno risposto con prontezza all’allarme lanciato dall’anziana, preoccupata per la scomparsa del nipotino mentre giocava vicino alla riva. L’evento ha generato un clima di crescente apprensione tra i turisti e i residenti.

Ricerche intense nel litorale di Bibione
Le operazioni di ricerca sono iniziate nel primo pomeriggio di lunedì 19 agosto e hanno coinvolto diversi corpi, tra cui il Nucleo sommozzatori, la Guardia costiera e un elicottero decollato da Venezia. Le perlustrazioni si sono estese sia lungo la costa che nell’entroterra, con particolare attenzione ai luoghi più frequentati e alle vie di passaggio.
Il timore principale era che il bambino potesse essere entrato in acqua, aumentando così la gravità della situazione. L’intervento coordinato delle forze dell’ordine e dei volontari ha garantito una copertura capillare dell’area interessata.
Ritrovamento del bambino e fine dell’incubo
La situazione si è risolta intorno alle 17.40, dopo circa cinque ore di ricerche. Un agente di polizia amministrativa, Matteo Bortolussi, ha individuato il bambino presso la stazione dei bus di via Maia. Il piccolo appariva disorientato e in lacrime, ma fortunatamente in condizioni di salute non gravi.
L’agente ha dichiarato di aver riconosciuto immediatamente il bambino in cerca e ha sottolineato il sollievo provato nel constatare il suo stato: “Aveva sete e mostrava segni di stanchezza”. Il bambino è stato quindi ricongiunto alla famiglia, ponendo fine a un pomeriggio di profonda angoscia per tutti i coinvolti.