Un buono per una separazione consensuale gratuita o giudiziale della durata di tre anni. E’ questo il singolare regalo che ha ricevuto Francesca, praticante di uno studio legale di Napoli, in vista delle sue nozze da parte di un avvocato specializzato in diritto di famiglia. Dunque non il solito viaggio ai caraibi o un maxi televisore, ma un bel buono divorzio nel caso la vita matrimoniale non andasse per il verso giusto. Ovviamente si tratta di una provocazione con la quale l’avvocato Carmen Posillipo del Foro della località in provincia di Caserta, ha voluto sottolineare la tendenza all’aumento delle separazioni nei primi tre anni di matrimonio. “Se questo matrimonio supererà i tre anni – ha detto sorridendo la professionista – convertirò il buono in denaro”.
“L’ho fatto – ha scritto Carmen Posillipo nel biglietto di auguri agli sposi – un po’ per esorcizzare, un po’ per gioco e anche per scaramanzia” perché, ha aggiunto, “il costo della fine di un matrimonio manda in rovina ogni famiglia, quindi prima di usare questo buono pensateci bene. Auguri”. Di casi di separazione, anche a distanza di pochi mesi dallo sposalizio, Carmen Posillipo ne ha visti a bizzeffe. Ma perché oggi ci si separa così in fretta? “Le coppie non si sposano più in età adolescenziale – ha sottolineato la professionista – ma dopo aver sedimentato abitudini e convinzioni a cui è difficile rinunciare”. “Marito e moglie – ha spiegato ancora Posillipo – approdano all’altare già con una certa solidità economica.

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