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Stadio San Siro, Salvini contro Sgarbi: “Non ha nessun titolo”

Esplode la polemica politica sul destino dello stadio San Siro di Milano. Dovrà essere abbattuto per lasciare spazio ad un nuovo impianto, oppure dovrà essere preservato anche se le società di Milan e Inter dovessero decidere di costruirsi uno stadio di proprietà? Protagonista delle tensioni in corso è Vittorio Sgarbi. Il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni si scontra prima con il presidente del Senato Ignazio La Russa, noto interista. E poi con il leader della Lega Matteo Salvini che lancia contro di lui gravi accuse.

Stadio San Siro, Salvini contro Sgarbi

“Vittorio Sgarbi non ha nessun titolo e mezza delega per dire sì o no a un’opera. – così attacca Matteo Salvini,  intervistato dal direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini a un convegno di Assimpredil Ance sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 – Dire di no a un miliardo di euro per riqualificare un quartiere è una follia indegna di un paese sviluppato. Chi ha uno stadio di proprietà come la Juventus ha più fatturato. A Madrid hanno fato un’enorme operazione in pieno centro in mezzo ai palazzi. San Siro così com’è è un onere insostenibile per Comune e cittadini. Incontrerò con il ministro della Cultura tutte le sovrintendenze d’Italia, che dovrebbero lasciar lavorare la gente”.

In precedenza era stato La Russa ad affondare il colpo contro il sottosegretario. “Tocca al Comune decidere. – ha tuonato il presidente del Senato – Io rispetterò la decisione del comune: se vuole abbattere San Siro, lo dica. Vuole mantenere San Siro e non costruire uno stadio nuovo? Lo dica. Se vuole mantenere San Siro e costruire un nuovo stadio, lo dica. Su San Siro non c’è nessun dibattito. Nessuno nel governo ha mai sostenuto che ci sia la possibilità di apporre il vincolo all’abbattimento di San Siro o alla costruzione di un nuovo stadio. Sgarbi non ha una delega per farlo”.

“Sgarbi è Sgarbi, lo conosciamo tutti. – ha proseguito La Russa – Però non c’è alcun contrasto. La sovrintendenza si è già espressa a suo tempo dicendo che non c’è un vincolo. Io credo che San Siro non vada abbattuto e che allo stesso tempo sia opportuno che Milano abbia uno stadio nuovo. Noi abbiamo fatto un progetto chiaro di compatibilità che abbiamo illustrato al sindaco con il mantenimento di San Siro e l’edificazione di un nuovo stadio”.

“La Russa dice che io non ho voce in capitolo sul tema San Siro? Semmai non ce l’ha lui. – questa la replica piccata di Sgarbi – E se ce l’ha, ha la stessa voce di Sala: un po’ stonata. La Russa non solo dice le stesse cose del sindaco di Milano, ma dice anche una cosa completamente sbagliata e cioè che io non ho le deleghe. Invece io le deleghe ce le ho, sono precise e riguardano arte e architettura contemporanea. Mi sono state date dal ministro Sangiuliano, che è l’unico che le può dare”, ha concluso il sottosegretario.

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