Un caso che sta facendo discutere e che ha creato non poco imbarazzo nel Movimento Cinque Stelle, quello della deputata Celeste D’Arrando. Originaria di Collengo, in provincia di Torino, ha visto raddoppiare il suo reddito grazie all’avventura politica intrapresa, ma continua a pagare lo stesso canone d’affitto per vivere in una casa popolare. La 33enne deputata pentastellata ha ricevuto così una diffida dall’Agenzia della casa di Torino (Atc), che dopo alcuni controlli ha scoperto che non era stata comunicata la variazione.
Secondo quanto stabilito dai regolamenti dell’Atc, il prossimo anno Celeste D’Arrando, capogruppo M5S in Commissione Sanità, potrebbe anche sforare i limiti previsti per l’assegnazione dell’alloggio popolare. Dal canto suo, la deputata si è difesa così: “Ovviamente salderò gli arretrati, ma il censimento dell’Atc avviene ogni due anni. Lo avevamo fatto regolarmente nel 2016 e aspettavamo quello del 2018 anche per comunicare la variazione del reddito. Al momento, però, non è ancora stato fatto”.
Marcello Mazzù, presidente dell’Agenzia torinese per la casa, ha sottolineato: “Facciamo da un minimo di 7mila fino a 15mila controlli all’anno, con cui nel 2018 è stato permesso un riconteggio dei canoni pari a 1,3 milioni di euro. Ero a conoscenza di questa vicenda visto la delicatezza legata alla persona coinvolta. Di più non posso e non voglio dire”.