Il popolo del web, o meglio una parte di esso, contro Emma Marrone. La cantante nelle scorse ore aveva infatti alzato la voce attraverso i propri profili social esprimendo solidarietà alla capitana della Sea Watch, Carola Rackete, accolta da offese e ingiurie al suo arrivo a Lampedusa. “Stupidella”, “povera stronza”, “cogliona”: sono solo alcuni degli insulti che l’artista ha ricevuto.
“Solo una parola: vergogna” ha scritto Emma accompagnando il video dell’arresto della capitana, portata via dai finanzieri tra i fischi e le urla offensive dei contestatori. “Il fallimento totale dell’umanità. L’ignoranza che prende il sopravvento sui valori e sul rispetto di ogni essere umano. Stiamo sprofondando in un buco nero. Che amarezza”.
Il post ha dato il via a migliaia di reazioni: “Ma pensa a cantare che a governare ci pensano gli altri”, “Fossi in te mi preoccuperei a cantare e a girare filmetti che di falso buonismo ne abbiamo abbastanza, anche senza il tuo intervento”, e ancora “Povera stronza. Rispetta la tua nazione e la tua terra prima di aprire la bocca”, “Una stupidella che canticchia canzoncine si permette di fare la morale a chi tutti i giorni cerca di salvare la propria Patria dal ‘buco nero’ creato dai clandestini”, “Chi ha la fortuna di essere una discreta cantante non è automaticamente una filosofa di vita. Resta nel tuo mondo”.“È più triste che siano molte donne a scrivere queste cose” commenta qualcuno, ed è una donna che scrive: “Cogliona, canta che ti passa”. È questo l’unico post che Emma riprende su Twitter e risponde: “Ciao Monica. Che bella cosa non essere come te. Che bella cosa non essere te. Eh sì, meglio cogliona, fidati”. Anche la solidarietà delle colleghe Paola Turci e Fiorella Mannoia: “Avanti, scatenatevi pure. I vostri insulti sono come medaglie”.
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