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Tania Paggiaro, no-vax pentita dopo la terapia intensiva: “Immunizzatevi, è il Covid ad uccidere”

Per il vaccino anti-Covid è arriva una testimonial speciale: Tania Paggiaro, 48 anni di Camposanpietro (Padova), nutriva dubbi nei confronti dell’immunizzazione contro il Coronavirus, ma la sua esperienza diretta a contatto con i virus le ha fatto cambiare idea. Dopo aver contratto il Covid, Tania è finita in rianimazione per 15 giorni all’ospedale di Cittadella. La sua testimonianza è stata raccontata sulla pagina Facebook del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Nella sua famiglia oltre Tania, si sono ammalati i sui 3 figli, tutti non vaccinati. L’unico che non ha conosciuto il Covid è suo marito, in quanto stato vaccinato prima dell’estate. “Si muore di Covid, non di vaccino”, dice ora la donna ai medici che le hanno salvato la vita. “Ho rimandato la vaccinazione due volte, avevo paura, nutrivo dei dubbi, non ero convinta. Io temporeggiavo ma il virus non ha perso tempo. Si è manifestato con febbre alta e la situazione è rapidamente peggiorata: mi mancava il respiro, sono stata ricoverata d’urgenza nella terapia intensiva di Cittadella con un polmone già infettato e l’altro rimasto sano solo per un quarto”.

Come ha riportato Repubblica, le previsioni per Tania di non farcela erano state tenute in considerazione. “I medici mi hanno sedata, addormentata per una settimana. Miracolosamente le terapie hanno cominciato a fare effetto assieme a tutte le persone che mi sono state vicine e hanno pregato per me – ha raccontato la donna al quotidiano -. Pian piano mi hanno svegliata, dopo altri otto giorni sono migliorata e tornata a casa avendo però bisogno di essere aiutata in tutto perché non avevo la forza di fare alcunché. Ora un po’ alla volta con un apparecchio per l’ossigeno la mia salute va migliorando ma i giorni trascorsi in Terapia intensiva sono indelebili, come il ricordo delle altre due persone ricoverate con me, entrambe con un quadro clinico complesso ed entrambe non vaccinate”.

Ora Tania sta bene ma il suo lieto fine non capita a tutti, e questo adesso lei lo ha ben capito. Attraverso i social l’ex no-vax sta raccontando la sua testimonianza, “perché se avessi fatto prima il vaccino sicuramente avrei avuto conseguenze molto meno gravi. Non voglio giudicare chi decide di non farlo ma invito tutti coloro che non si sono ancora vaccinati a pensarci bene e seriamente: ne va della vostra vita!”. Dopo due rinvii, Tania aveva prenotato il vaccino per metà agosto ma nel frattempo è finita in rianimazione: “Se tornassi indietro lo avrei fatto molto prima. Tante persone, troppe nella mia stessa situazione sono morte, io sono stata fortunata. Questo è il mio pensiero: si muore di Covid, non di vaccino!”.

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