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Tentativo di colpo di stato filorusso

epa08264670 Riot police officers stand in line during an anti-government protest staged by a group of war veterans from the Afghanistan War and the Transnistria conflict, in Chisinau, Moldova, 02 March 2020. Protesters demanded the demission of the government, parliament and president, asking to anticipate the country’s elections and better living conditions for war veterans. EPA/DUMITRU DORU

Centinaia di manifestanti filorussi si sono radunati oggi a Chisinau, la capitale della Moldavia, per chiedere le dimissioni del governo della presidente Maia Sandu e le elezioni anticipate. La protesta è stata organizzata dal Movimento per il popolo, che riunisce diverse organizzazioni tra cui il partito Sor, che ha espresso la sua contrarietà alla politica europeista del governo.

Secondo i media moldavi, alcuni manifestanti hanno cercato di entrare nella sede del governo, ma sono stati fermati dalla polizia. Ci sono stati anche alcuni arresti a seguito delle tensioni. I manifestanti hanno denunciato l’aumento delle bollette elettriche e hanno chiesto che il governo rispetti la neutralità della Moldavia, evitando di essere trascinata in operazioni di guerra.

Il Partito d’Azione e Solidarietà, al governo, ha criticato la protesta, definendola un tentativo di destabilizzare la situazione del Paese. Tuttavia, i manifestanti sono giunti da diverse parti della Moldavia, dimostrando un forte malcontento nei confronti del governo.

La Moldavia è un Paese diviso tra l’Europa e la Russia, con un governo che si è orientato verso l’Unione europea e una parte della popolazione che invece guarda con simpatia alla Russia. Questa divisione si riflette anche nella politica interna, con manifestazioni e proteste che si susseguono da tempo.