
I numeri parlano chiaro nel panorama politico italiano. Secondo la Supermedia YouTrend per Agi, il quadro è in continua evoluzione, con segnali di cambiamento tra le forze politiche. Se si andasse alle urne oggi, Fratelli d’Italia rimarrebbe il partito leader con un solido 29,4%. Tuttavia, l’attenzione si sposta sulle opposizioni e sui moderati, dove il Movimento 5 Stelle guadagna terreno, il Partito Democratico rallenta e i partiti centristi affrontano difficoltà significative.
Il Calo del PD: Incertezze e Sfide
Sotto la guida di Elly Schlein, il Pd scende al 21,8%, sotto la soglia psicologica del 22% per la prima volta da quasi un anno. Questo trend negativo arriva dopo la sorpresa delle Europee del 2024. La sfida per il partito è trovare un equilibrio tra le sue diverse anime, evitando di cadere in un limbo programmatico. In crescita è invece Giuseppe Conte, con il Movimento 5 Stelle che sale al 12,4%. La distanza con il Pd si riduce a meno di dieci punti, indicando che una parte di elettori premia la coerenza del leader contro il riarmo. Questo slancio è supportato dal successo della manifestazione a Roma contro l’aumento della spesa militare.
I Moderati in Difficoltà: FI, Azione e Italia Viva
I partiti centristi mostrano segni di cedimento. Forza Italia scende al 9,1%, Azione di Carlo Calenda si attesta al 3,2% e Italia Viva di Renzi al 2,4%. Più Europa si ferma all’1,8%. La mancanza di posizioni chiare su armi e difesa europea non sembra convincere gli elettori, che cercano certezze in un momento di incertezza globale.

Nel contesto della destra, Fratelli d’Italia mantiene un consenso notevole del 29,4%, un risultato stabile nonostante due anni e mezzo di governo. La Lega è ferma all’8,6%, posizionandosi tra il ruolo di partito al governo e forza “rivoluzionaria”. L’Alleanza Verdi-Sinistra si stabilizza al 6,1%, consolidandosi come componente significativa della sinistra.
Prospettive di Coalizione: La Sfida del “Campo Largo”
La questione delle coalizioni rimane centrale. Attualmente, il centrodestra (FdI, Lega, FI) raggiungerebbe il 48,2%, un vantaggio significativo sulla sinistra. Tuttavia, un’ipotetica alleanza tra Pd, M5S e Avs arriverebbe al 40,3%. L’inclusione dei partiti centristi potrebbe portare l’opposizione al 47,7%, ma questo richiederebbe un equilibrio politico complesso. Il rischio è quello di un’Italia divisa, con future elezioni che potrebbero decidersi su pochi punti percentuali.