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Terzo Polo al capolinea. Morto prima di nascere?

Calenda Renzi terzo polo finito

Lite e stracci nel Terzo Polo già di prima mattina. Dopo una giornata di tensioni e negoziati infruttuosi, Carlo Calenda, il leader di Azione, ha annunciato che la riunione di oggi non si farà e ha messo un punto definitivo all’alleanza con Italia Viva. La rottura è avvenuta dopo un acceso scambio di parole sui social tra Calenda e Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

La giornata di tensioni è iniziata subito al mattino con un duro scambio di tweet tra Calenda e Renzi. Calenda ha accusato Renzi di nervosismo esagerato e di aver cercato di dar loro una fregatura, ma di essere stato rispedito al mittente. Renzi ha risposto pubblicando il testo dell’accordo proposto da Azione corretto da Italia Viva e ha sfidato Calenda a firmarlo se è d’accordo. Ha anche ribadito che la Leopolda, l’evento politico annuale organizzato da Italia Viva, deve continuare nonostante le richieste di Calenda di eliminarla.

La principale divergenza tra i due partiti riguarda il finanziamento del partito unico proposto. Calenda chiede che ciascun partito contribuisca al 70% delle risorse ricevute tramite il 2 per mille dell’IRPEF, oltre a una dote iniziale di 200mila euro per finanziare il congresso del partito unico. Renzi, invece, propone di cedere solo il 50% del 2 per mille. Calenda vede in questa differenza di visione una prova che Renzi non sia convinto della strada del partito unico.

Inoltre, c’è anche la questione della Leopolda, l’evento politico organizzato da Italia Viva che Calenda vorrebbe eliminare. Renzi ha ribadito che la Leopolda è un momento importante di confronto politico e di avvicinamento dei cittadini alla politica, e ha respinto la richiesta di eliminarla.

La rottura dell’alleanza tra Azione e Italia Viva rappresenta una svolta significativa nel Terzo Polo, che cercava di creare un’alternativa politica tra il centrodestra e il centrosinistra in Italia. Calenda ha dichiarato che il progetto del partito unico è definitivamente morto e che Azione proseguirà come partito autonomo, cercando alleanze dove possibile.

Questa rottura potrebbe avere implicazioni politiche significative in Italia, poiché il Terzo Polo era considerato un’opzione per creare un’alternativa politica stabile e moderata. Ora sarà necessario vedere come si sviluppa la situazione politica in Italia e quali saranno le future alleanze dei partiti coinvolti. Nel frattempo, la tensione e la lite tra Azione e Italia Viva evidenziano la complessità e l’instabilità del panorama politico italiano.

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