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Quirinale, Travaglio respinge Berlusconi: “Ha finanziato la mafia per 20 anni”

Marco Travaglio boccia senza appello le speranze di Silvio Berlusconi di diventare presidente della Repubblica. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, il direttore del Fatto Quotidiano, esprime un giudizio durissimo sul leader di Forza Italia. Il giornalista ricorda che il Cavaliere, secondo sentenze passate in giudicato, “ha finanziato la mafia per 20 anni” ed è un “delinquente” che non potrebbe nemmeno fare il “bidello in una scuola”.

Travaglio attacca Berlusconi

“Quello che penso io è noto. – mette subito in chiaro le cose Travaglio – Un frodatore fiscale che per la Cassazione ha finanziato la mafia per 20 anni non può diventare presidente della Repubblica. Non se ne dovrebbe neanche parlare. Abbiamo lanciato una petizione che ha raccolto 365mila firme. Ho scritto la sua biografia in 36 puntate. Ciascuna riga di quella biografia farebbe di chiunque altro un paria in una competizione per la presidenza della Repubblica. Ma anche probabilmente per fare il bidello di una scuola pubblica. Ricordo che per fare il bidello ti chiedono la fedina penale”.

“Ma al di là di questo che è ripetitivo, io non ho mai in vita mia detto che Berlusconi era diventato il buono del centrodestra. – puntualizza Marco Travaglio – Mi sono sempre ribellato a quello che a sinistra si è detto negli ultimi 10 anni, quando si è inventato che nel centrodestra c’era il buono Berlusconi e i cattivi Salvini e Meloni. Perché, per quanto cattivi possano essere e per quanto poco possano piacermi, Salvini e la Meloni sono due politici, mentre Berlusconi è un delinquente. Quindi sono due cose completamente diverse, con loro si parla di politica, mentre con Berlusconi si parla degli affari suoi”.

“Io ho sempre sostenuto che il governo Letta, il governo Renzi e il governo Draghi sono bacati perché c’è Berlusconi, non perché c’è Salvini. – attacca ancora Travaglio – Il Cavaliere non è un politico, è un uomo d’azienda che ha commesso dei reati ed è entrato in politica per non finire in galera e per non fallire per debiti. Eugenio Scalfari ha addirittura detto ‘meglio Berlusconi di Di Maio’ e De Benedetti ‘meglio Berlusconi di Conte’ e adesso improvvisamente fanno gli anti berlusconiani. Quelli sono ridicoli”, conclude.

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