Forza Italia vuole spingere Lega e Cinque Stelle all’angolo, costringendoli a esporsi su un tema, la Tav, sul quale si continua a discutere tanto, forse troppo. Il partito di Berlusconi ha annunciato il ritiro degli emendamenti presentati alla riforma costituzionale. Ciò significa che i tempi per l’approvazione saranno più veloci e si potranno discutere subito le mozioni sull’Alta velocità Torino-Lione: “Le nostre proposte rimangono inascoltate – dice Mariastella Gelmini – pensiamo quindi che almeno l’Aula si debba esprimere sulla Tav”.
Tutto questo mentre Matteo Salvini insisteva che la Tav si farà, seppur rivista: “C’è nel contratto e negli accordi che il progetto andava rivisto e poteva essere ridimensionato fino a un taglio di 1 miliardo di opere che potevano essere evitate” afferma il vice premier, che insiste sulla conservazione dell’opera. Ma l’accordo nel mondo gialloverde non c’è e bisogna trovare il modo per superare la prova del Parlamento.
Le minoranze, sia Forza Italia sia Pd, hanno presentato due mozioni che impegnano il governo a portare avanti il progetto della Tav. Ed è qui che il Carroccio si trova per la prima di fronte a una grande difficoltà. In diverse regioni del Nord, tra cui la Lombardia e il Veneto, la Lega amministra con Forza Italia, ha da sempre fatto una campagna pro Tav e adesso è costretta a votare a contro un’opera che vuole realizzare in nome della sopravvivenza del governo dove ci sono due visioni totalmente contrapposte.Salvini “vende” l’Italia per salvarsi con i giudici. La Lega congela la Tav