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Triscovery, la startup innovativa per gestire e prenotare esperienze nautiche

Nel mondo moderno, a noi più congeniale, la velocità e la qualità dei servizi sono alla base di un buon rapporto tra impresa e cliente. I consumatori digitali si aspettano di trovare in rete tutto ciò che fa per loro: le esigenze si affinano, sono differenti e variegate, ed appartengono a target sempre più settoriali. Ecco perché, ogni buona idea imprenditoriale che si rispetti, deve tener conto della domanda prima, e dell’offerta poi, adeguatamente studiato per soddisfare il mercato di riferimento.

Le idee più innovative nascono in molti modi: quella della startup Triscovery è arrivata dalla passione che Fabrizio Badalucco ha sempre avuto per viaggi ed esplorazioni sul territorio.

Badalucco è Ceo e Founder di Triscovery dal marzo 2017, insieme al collega universitario Fabio Catalano. Il progetto ha previsto la realizzazione di un marketplace digitale che sapesse proporre agli utenti esperienze, escursioni e gite organizzate nel luogo di vacanza.
La startup si presentava quindi come un competitor delle più note piattaforme di settore (come Viator) ma incentrata sul territorio nazionale italiano e volto a soddisfare un pubblico che voleva essere sorpreso da ciò che il territorio meno turistico poteva offrire, e facilitato dalla possibilità della prenotazione online giornaliera.

Con questa idea ci siamo rivolti agli operatori più lontani e poco conosciuti, coloro che desideravano mostrare le proprie ricchezze ed esperienze turistiche, ma che non avevano a disposizione uno strumento adeguato per potersi presentare sul mercato”. Così spiega Fabrizio Badalucco, partendo dagli esordi della startup. Nei primi mesi di attività,  Triscovery ha guadagnato fama e visibilità, proponendo all’utente un modo semplice e rapido per scegliere un’escursione, controllare il calendario delle prenotazioni, scoprire esperienze nuove sul territorio. ll primo anno ha rappresentato dunque una piattaforma prototipo, offrendo visibilità ad oltre 200 operatori turistici  italiani, di terra e di mare, e facendo raccogliere 125mila euro in totale (la startup guadagna attraverso una commissione sulle transazioni).

Dopo circa 18 mesi, è stato fatto un bilancio: quali realtà turistiche si erano rivolte maggiormente alla piattaforma? Ben l’80% era formato da operatori che appartenevano al mondo della nautica. Le escursioni in barca giornaliere rappresentavano quindi le attività più ricercate. Così, i due soci fondatori, insieme a Fausto Ciruolo (Chief Technology Officer) e a Maurizio Schifano (Ux Designer) hanno deciso all’unanimità di rendere il marketplace verticale, e cogliere questa grande opportunità: diventare una piattaforma di riferimento per la digitalizzazione degli operatori nautici e degli eventi in barca giornalieri, offrendo la propria esperienza e i propri servizi al fine di trovare soluzioni tecnologiche per il settore. 

Il mercato di riferimento è indubbiamente in crescita: si stima che lo sviluppo commerciale di Triscovery interesserà un numero ancora maggiore di destinazioni in Italia, entrerà nei mari esteri di Corsica, Grecia e Malta, e raddoppierà il numero di operatori che si affidano alla piattaforma. Quello delle escursioni nautiche giornaliere è un mercato in pieno sviluppo: rappresenta un miliardo di fatturato solo in Europa, e i mari sempre più richiesti risultano essere quelli di Francia, Grecia e Croazia. L’unica cosa che mancava finora era uno strumento digitale che mettesse insieme il grande interesse dei viaggiatori digitali e l’offerta degli operatori di settore. Triscovery si propone come il ponte strategico tra domanda e offerta.

Quale impatto avete riscontrato proponendo i vostri servizi nel settore nautico? L’Italia è davvero così indietro nel mondo digitale?

In Italia il settore nautico è davvero poco digitalizzato. Come piattaforma gestionale, offriamo la possibilità agli operatori che si affidano a Triscovery anche la possibilità di gestire le attività del canale di vendita online e offline, sommandole ai sevizi più consueti come le agenzie tradizionali (nelle quali si può comunque prenotare l’escursione giornaliera). Siamo capaci di mostrare statistiche, analisi e risultati totali, sui quali lo stesso operatore può basarsi per capire e migliorare la gestione del proprio servizio verso l’utente-cliente finale. Abbiamo forse riscontrato una certa diffidenza iniziale, mista a curiosità, con unico riscontro: coloro che ci hanno contattato, poi non se ne sono più andati, confermando l’idea di verticalizzarci in questo settore. Infatti, una delle finalità più ambiziose di Triscovery è proprio quella di fare network, ovvero creare una community di riferimento per tutti gli operatori di settore.

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Perché possiamo definire Triscovery una startup innovativa?

Triscovery può definirsi una startup innovativa perché di fatto stiamo innovando il processo di prenotazione escursioni nautiche giornaliere.

Offriamo una gestione digitale che si occupa a 360 gradi per tutte le attività dell’operatore, semplificando ogni processo.

Ovviamente ci teniamo a proporre ed a trasmettere l’amore per il mare e valori di sostenibilità e rispetto ambientale, così come la valorizzazione dell’inestimabile territorio in cui viviamo. La nostra sede principale si trova a Trapani (la mia città natale), i nostri uffici si affacciano sul mare: respiriamo l’odore di acqua salata fin dal primo mattino, ed è per questo che la tutela del mare, anche a bordo della flotta nautica, deve rappresentare un nostro simbolo riconoscibile. Un esempio concreto? Parteciperemo alla prossima Bit di Milano (la Borsa Internazionale del Turismo – 10, 12 febbraio) ed offriremo una borraccia biodegradabile Triscovery in omaggio per dichiarare, con un gesto concreto, il rispetto per l’ambiente.

Obiettivi: quali sono quelli finora raggiunti, e quali previsti in futuro?

Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti: gli operatori che si sono affidati a noi fin dalla nascita della piattaforma non ci hanno mai abbandonato, e da quando abbiamo deciso di verticalizzarci nel settore delle escursioni nautiche giornaliere, il modello di business proposto è risultato vincente. Gli obiettivi futuri sono molti, uno in particolare ci sta a cuore: abbiamo avviato una campagna di equity crowdfunding tramite il portale Starsup, con il fine di accelerare il processo di espansione commerciale ed aumentare il numero di mete e di esperienze offerte. Inoltre, ci teniamo a farci sostenitori del manifesto di sostenibilità, collaborando con gli operatori di tutte le bandiere blu italiane. Offrire ai potenziali investitori non solo un vantaggio economico all’interno di un mercato ad alto potenziale, ma anche la certezza che stanno contribuendo ad un progetto che promuove il rispetto del nostro mare, è quello che auspichiamo.

La campagna di equity crowdfunding: chi sono i sottoscrittori che hanno deciso di investire in Triscovery?

Inizialmente abbiamo avuto riscontro dalle imprese più tradizionali nel settore della nautica. Col tempo ci siamo resi conto che potevano coinvolgere le aziende complementari a questo contesto, come quelle che vendono accessori nautici: l’obiettivo è quello di raggiungere circa 200 operatori, per cui Triscovery rappresenterebbe un canale diretto e privilegiato tra l’una e l’altra realtà. Finora i business angel hanno fatto la loro parte, ma ci stiamo rivolgendo anche a soggetti come venture capitalist.

Triscovery è una startup incubata al Polo Tecnologico di Navacchio. Con i suoi servizi innovativi e tecnologici, punta a colmare il gap esistente tra i viaggiatori digital e gli operatori nautici di eventi giornalieri che desiderano far conoscere in modo efficace la propria offerta.


Per maggiori informazioni, visitate il https://www.polotecnologico.it/