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Tutti i guai del presidente: Trump, altra batosta in arrivo dagli elettori. Un amore ormai davvero agli sgoccioli

Una roccaforte repubblicana per tradizione, la California. Dove Jeff Denham, vicino a Trump, si presenta agli elettori come uno di loro, coltivatore e reduce di guerra, sfidato dall’altra parte della barricata da un trentenne di nome Josh Harder proveniente dal mondo della finanza tecnologica. Fino a qualche anno, fa non si sarebbe nemmeno parlato di competizione vera e propria, troppo scontata per essere vera. E invece, in un’America che cambia e continua a voltare le spalle al suo presidente, le sorti sembrano essersi rovesciate.

Sondaggi alla mano, Harder è infatti favorito su Denham quando mancano ormai pochi giorni al voto. Il segno che anche un mondo per natura conservatore, quello che popola un’area prevalentemente agricola, è rimasto deluso dalle politiche di Trump. A pesare, scrive il Corriere della Sera, le guerre commerciali che hanno finito per frenare export di prodotti della terra e la guerra agli immigrati, che ha reso problematico reclutare la manodopera nelle
stagioni dei raccolti. Non solo. In una spirale negativa per Trump che ha finito pere alterare il suo rapporto con quegli americani che lo avevano preferito a sorpresa alla Clinton sono anche fenomeni come il movimento Me Too, che hanno visto coalizzarsi insieme donne e movimenti etnici. Tutti con un solo bersaglio cui puntare: il presidente degli Stati Uniti.I democratici hanno fiutato la possibilità del colpaccio e hanno fatto forti investimenti per la campagna elettorale. Trump ha tentato il tutto per tutto con una promessa: accesso facilitato all’acqua per gli agricoltori della California, sempre più arida. Secondo le previsioni, però, non basterà questo a ribaltare le sorti della contesa.

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