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Tumore: dal respiro del paziente alla diagnosi. Nuove tecniche meno invasive attese per il 2018

Diagnostica per tumori: dal Policlinico di Bari le prime notizie

La diagnosi di un tumore comporta spesso esami invasivi e psicologicamente difficili da affrontare per il paziente. Specie considerando la situazione in cui già versa. Per questo motivo riteniamo confortanti le notizie che giungono dal Policlinico di Bari circa la nuova tecnica: diagnosi immediata tramite il respiro del paziente. L’hanno definita “Inside the breath”, consiste in uno spirometro che con l’ausilio di internet riesce ad analizzare il respiro della persona affetta da specifica patologia, o sospetta, e rilevare o meno la presenza del tumore. Questo progetto, partito dall’Università di Bari, in verità è ora sostenuto da tutta la Regione Puglia. L’Associazione Salute Salento ci informa, infatti, che tale progetto prenderà piede anche presso la ASL di Lecce. Per il paziente affetto da una potenziale patologia oncologica, non doversi sottoporre a esami a dir poco invasivi e costosi è di per sé una piccola vittoria. Soprattutto perché sarà sufficiente soffiare in un palloncino per avere in tempo reale la diagnosi precoce di diverse patologie e tumori che ora andremo a vedere nel dettaglio.
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tumore la diagnosi dal respiro

Vantaggi della diagnostica del respiro

I vantaggi di questa rivoluzionaria scoperta nella diagnosi precoce del tumore sono molteplici. E si può parlare anche di benefici pubblico-sanitari. Consideriamo quanto costano gli esami strumentali, quindi TAC multistrato, radiografie, PET, prelievi del sangue, oltre a specifici test a seconda dell’organo colpito. Gastroscopie, emogasanalisi, spirometrie, endoscopie e colonscopie. Per non parlare di prelievi bioptici. Questi esami hanno un costo per la sanità pubblica non indifferente ma soprattutto mettono spesso il paziente in una condizione di attesa. Sì, perché si sa, i tempi di attesa e le liste sono lunghe in Italia per eccesso di malati ed eccesso di prestazioni. In qualche modo la domanda di esami supera la possibilità stessa di effettuarli nei tempi idonei. L’arrivo di una tecnica come Inside the breath, non solo pone fine a molti di questi problemi ma garantisce al paziente una diagnosi veloce, immediata e certa su una patologia che se trattata in ritardo non lascia scampo: il tumore.
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Quali sono i tumori diagnosticabili tramite la tecnica del respiro?

Naturalmente un tumore che parte dall’apparato respiratorio, bronchi e polmoni, è in prima linea con questa nuova scoperta. Pertanto parliamo di tutti i tumori a carico dei polmoni, mediastino e organi adiacenti. Tuttavia anche quelli relativi al tratto gastrointestinale e il sistema nervoso periferico e centrale. Soffiare in questo palloncino, in termini medici, spirometro, consente al paziente di rilasciare il giusto quantitativo di “aria” che occorre alla nuova intelligenza artificiale per porre giusta diagnosi. C’è di più, Inside the breath, tramite il respiro riesce ad individuare anche cellule cancerose relative a tumori dell’apparato genitale, del colon e del retto. Può diagnosticare un cancro al seno ai primi stadi e persino individuare asme pediatriche e sindromi da apnee notturne che provocano gravi ostruzioni respiratorie durante il sonno. La mission di questa rivoluzionaria scoperta è quindi molto chiara: arrivare ad uno screening diagnostico per la maggior parte dei carcinomi e delle patologie tumorali. Ciò che oggi richiede esami costosi e invasivi per il paziente, entro il 2018 potrebbe essere rivoluzionato dalla diagnostica immediata del respiro. Se è vero che un tumore non è sempre curabile, è altrettanto vero che prenderlo in tempo e iniziare le terapie precocemente cambia lo scenario medico-diagnostico.
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