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Turchia bocciata: “Non è pronta a entrare nell’Unione europea”

La Turchia non ha ancora le carte in regola per entrare a far parte dell’Unione europea. Lo scrive la Commissione europea nel suo report annuale in cui, di fatto, boccia su tutta la linea la politica del presidente turco Recep Tayyp Erdogan. A pesare su questo giudizio tranchant è anche la recente minaccia formulata da Erdogan di espellere dieci diplomatici internazionali che chiedevano la liberazione dell’imprenditore Osman Kavalas.

L’Ue boccia la Turchia di Erdogan

A finire nel mirino di Erdogan sono gli ambasciatori di una decina di Paesi, tra cui Stati uniti, Germania e Francia. La colpa dei diplomatici è quella di aver fatto pressione per chiedere la liberazione dell’imprenditore, in carcere dall’ottobre del 2017, accusato anche di aver preso parte al fallito tentativo di golpe del 2016. Il presidente della Turchia  bolla l’imprenditore come la “gamba turca” del miliardario americano George Soros che, a suo dire, sarebbe l’ispiratore dell’insurrezione nel suo Paese. Accuse tutte respinte al mittente.

“La Corte europea dei diritti dell’uomo ha deciso. Vogliono quasi condannare la Turchia per questo residuo di Soros chiamato Kavalas – accusa Erdogan a margine del suo tour commerciale in Africa – Perché i 10 ambasciatori dovrebbero fare questa dichiarazione? Coloro che difendono questo residuo di Soros stanno cercando di liberarlo. Ho detto al ministro degli Esteri che non potevamo permetterci di ospitarli nel nostro Paese. Come puoi provare a insegnare una lezione del genere in Turchia? Chi sei? Dicono di lasciare Kavalas. Stai rilasciando terroristi, assassini nei tuoi stessi Paesi”.

Un giudizio durissimo che però non trova l’appoggio dell’Ue, anzi. Nel report annuale della Commissione si legge che la Turchia presenta una serie di carenze molto rilevanti per quanto riguarda la democrazia, la libertà di stampa, il rispetto delle leggi e dei trattati internazionali. Niente da fare dunque, almeno per ora, per l’ingresso di Ankara in Europa.

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