La visita della cancelliera tedesca Angela Merkel in Turchia, ormai avvenuta qualche giorno fa, ha avuto un unico obiettivo: quello di rilanciare l’accordo che l’Europa e il governo di Ankara hanno sottoscritto per coordinare al meglio l’ondata migratoria proveniente dal Medio Oriente. Un accordo, questo, che tuttora fatica a decollare come dovrebbe.
La delegazione europea composta dalla Merkel, dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk e dal vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, ha visitato il campo profughi sito in quel di Gaziantep dove si stima risiedano circa 5mila siriani.
La Merkel si è intrattenuta con i piccoli profughi donando loro delle matite colorate e ha preso parte anche a un piccolo concerto organizzato per l’occasione. Subito dopo, con Tusk e Timmermans al seguito, ha inaugurato un centro per il sostegno dei bambini interamente finanziato dall’Unione Europea. Un tour caratterizzato da sorrisi e buone intenzioni, ma mosso unicamente per accelerare il patto Ue-Turchia raggiunto già un mese fa e non ancora del tutto a regime.