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Tutte le bugie sovraniste sul Mes: Salvini e la Meloni mentono (ancora) agli italiani

C’è qualcosa che non torna nella linea d’attacco adottata in queste ore da Giorgia Meloni e Matteo Salvini contro il governo giallorosso, reo a detta del duo sovranista di aver svenduto l’Italia all’Europa, accettando condizioni-trappola che finiranno per pesare sui conti e influenzare le nostre future scelte economiche. Che d’ora in poi, questa la versione raccontata, saranno molto più facilmente dettate da Bruxelles. Una narrazione dalla quale ha preso le distanze Forza Italia, che ha invece parlato con soddisfazione dell’accordo che si è delineato dopo l’Eurogruppo. E che, di fatto, è fallace sotto tanti punti di vista.

Le accuse che Salvini e la Meloni stanno muovendo al ministro dell’Economia Gualtieri sono infatti il frutto di disinformazione, mistificazioni e tentativi di raggiro, gli ennesimi, a danno dei cittadini italiani per puro tornaconto elettorale. Chiariamo: non c’è da esultare per i risultati che stanno emergendo dai confronti tra i Paesi Ue. Si poteva fare di più e meglio, fermo restando che c’è ancora margine per strappare condizioni migliore (toccherà ora a Conte confrontarsi con gli altri leader). Ma far passare il Mes, l’ormai famigerato Meccanismo di Stabilità, per una diabolica invenzione di Conte e del titolare del Tesoro è una panzana bella e buona.Gualtieri non ha firmato nulla che attivi, di fatto, il Mes. Non lo ha creato lui né ha contribuito alla sua creazione. Il Meccanismo esiste da ormai quasi dieci anni e quello che l’Italia ha ottenuto, dopo una serrata discussione, è che sia stato alleggerito delle sue condizionalità, per quanto limitatamente alla spesa di natura sanitaria. Nessuno dovrebbe ricorrere a toni trionfalistici per commentare il raggiungimento di un simile traguardo. E però chi sostiene che Gualtieri abbia attivato il Mes mente. E sa di farlo, per proprio tornaconto.Il dibattito politico in Italia, ancora una volta, si sta trasformando in una “caciara” nella quale è difficile capire chi ha ragione e chi torto. Esattamente quello che vogliono i sovranisti. Che d’altronde non possono certo analizzare con lucidità l’arduo compito che ora spetterà a Conte, affrontare il Consiglio Europeo dei prossimi giorni tentando di correggere almeno qualche dettaglio del quadro. Magari riuscendo a far inserire nei riferimenti al Fondo per la Ripresa almeno un accenno agli eurobond, spariti momentaneamente dal dibattito.

Troppo complicato, un ragionamento del genere, per essere dato in pasto ai cittadini stremati dalla quarantena. Meglio colpirli alla pancia con le solite armi, bugie create ad arte per fomentare l’odio e riscaldare gli animi. Click e condivisioni sono lì, pronti a certificare l’ennesimo successo effimero. La politica, alle latitudini sovraniste, è poco più che questo.

I nervi scoperti della Meloni, alleata con gli olandesi nemici dell’Italia in Europa