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Ultras fermati a Genova, cosa c’era nel bagagliaio

Forse sono le stesse usate negli scontri di ieri in autostrada, all’Autogrill di Badia al Pino, tra ultras della Roma e del Napoli, che si sono dati appuntamento per far vita a una vera e propria guerriglia che ha spaccato per ore l’Italia in due.

Si tratta delle spranghe di ferro usate ieri negli scontri, rinvenute nel bagagliaio di un’auto con a bordo quattro ultras del Napoli, che ha forzato un posto di blocco a Genova Nervi prima di venire fermati poco dopo. I tifosi napoletani stavano raggiungendo Marassi, dopo gli scontri sull’A1, per seguire la gara Sampdoria – Napoli.

I quattro, di età compresa tra i 21 e i 27 anni, fermati dalla polizia, sono stati perquisiti e nel bagagliaio sono state ritrovate le spranghe, con ogni probabilità utilizzate nella guerriglia di Badia al Pino. Il conducente dell’auto ha spiegato che le spranghe di ferro erano sue e per questo è stato denunciato.

Nella guerriglia è rimasto ferito un tifoso romanista che, ieri in serata, ha fatto sapere la Questura di Arezzo, è stato arrestato per rissa aggravata. L’incontro tra gli ultrà non sembra essere stato affatto casuale: c’è l’ipotesi che le due tifoserie si fossero date appuntamento, per antichi contrasti e ruggini.

Una sorta di resa dei conti per l’odio che risale alla tragica morte del supporter napoletano Ciro Esposito, nel 2014 a Tor di Quinto, per mano di un ultrà romanista. Tifoserie che si è sempre cercato, almeno nelle frange estreme, di tenere a distanza. E oggi infatti, per timore di episodi violenti, l’autogrill Badia a Pino era presidiato ed il servizio di ordine pubblico era stato potenziato. Ma la resa dei conti c’è stata lo stesso, probabilmente premeditata e organizzata. Gli scontri hanno avuto inizio dopo le 13:30. Nella nota diffusa dalla questura si spiega che erano circa 350 i tifosi del Napoli che si sono fermati all’autogrill raggiunto con più veicoli. Poi sono transitati i tifosi della Roma, “molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani – precisa la Questura nella ricostruzione – hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta mentre una parte della tifoseria del Napoli ha iniziato un fitto lancio di oggetti verso le autovetture sulla carreggiata”.