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“Un posto al Comune se ti dimetti dal partito”: spunta un audio che inguaia la Lega

“C’è un’opportunità, un posto di lavoro importante qui in Comune. Un contratto a tempo indeterminato, da dipendente comunale, 1400 euro al mese con la quattordicesima”. Inizia così l’audio che rischia di mettere in serio imbarazzo la Lega, al centro di un servizio di Piazzapulita realizzato da Alessio Lasta che andrà in onda nelle prossime ore ma che ha già scatenato un piccolo putiferio sui social, in attesa di ulteriori approfondimenti.

A pronunciare quelle parole in cui promette un contratto a tempo indeterminato da dipendente comunale in cambio delle dimissioni dalla carica di consigliere è infatti il vicecapogruppo del consiglio comunale di Ferrara Stefano Solaroli. Il suo interlocutore in quel momento è la collega di partito, la Lega, Anna Ferraresi, che era considerata “una piantagrane per le sue continue denunce sul degrado in città”. La proposta di Solaroli è chiara: accettare l’assunzione a tempo indeterminato presso il Comune di Ferrara a 1400 euro al mese”.La Ferraresi avrebbe dovuto fare la hostess presso il nuovo servizio turistico realizzato in città con trenini e autobus, che però è gestito da una società privata. Nell’audio si sente Solaroli dire: “A me sei venuta in mente te prima di tutto perché sei una rompicazzo, così ti cavo dai coglioni e non ti vedo più. Tu sai che è incompatibile con il ruolo da consigliere. Nicola (Lodi, vicesindaco leghista di Ferrara) è d’accordo, ne ho parlato con Alan (Fabbri, sindaco leghista di Ferrara) e mi ha detto: se a lei va bene a me va bene”.In sostanza quello mosso dalla Lega, per bocca di Solaroli, è un vero e proprio ricatto alla Ferraresi, che era entrata da tempo in rotta di collisione con i vertici del partito e aveva iniziato a creare problemi: un lavoro sicuro e ben retribuito in cambio di un passo indietro, così da smetterla di mettere in difficoltà il Carroccio. La prossima puntata di Piazzapulita si preannuncia decisamente scoppiettante (e sarà seguita, immaginiamo, con grande attenzione dai leghisti).

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