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“Vaccinarsi è un atto d’amore”: no-vax (e leghisti) all’assalto di papa Francesco

Papa Francesco si è trovato a fare di colpo i conti con una raffica di veleni e accuse feroci. Uno scandalo in stile spy-story all’interno delle mura vaticane? Macché, niente di più lontano dalla realtà. A mettere alla gogna, virtuale, il pontefice sono stati i no-vax, dopo che Bergoglio aveva parlato dell’immunizzazione come di “un atto d’amore”. Parole che hanno scatenato reazioni violenti.

"Vaccinarsi è un atto d'amore": no-vax (e leghisti) all'assalto di papa Francesco

Bergoglio, in un messaggio video condiviso anche attraverso i propri canali social personali, aveva spiegato che gli attuali prodotti sono autorizzati e che occorre fidarsi della scienza per uscire finalmente dall’incubo Covid-19: “Con spirito fraterno, mi unisco a questo messaggio di speranza in un futuro più luminoso. Grazie a Dio e al lavoro di molti, oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid-19”. Molti no-vax si sono così subito scagliati contro il papa con una serie di duri messaggi

I no-vax hanno presto inondato i social di meme che mostrano, per esempio, Bergoglio con in mano un vaccino invece dell’eucarestia, durante una cerimonia. Oppure immortalato mentre mostra ai fedeli una gigantesca siringa. Il tutto accompagnato da frasi piuttosto esplicite, come “Perché non te ne torni nella tua cara Argentina? Tanto noi un papa ce lo abbiamo già”.

Insomma, i no-vax sembrano aver trovato un nuovo bersaglio, accusato di essere al servizio dei poteri forti, quelli legati alle case farmaceutiche, e di offrire un quadro distorto della realtà. Una gazzarra nella quale si è gettata anche l’eurodeputata leghista Francesca Donato, che ha chiesto di “spiegare al papa che i vaccini non proteggono dall’infezione e dal contagio”.

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