Vai al contenuto

Vendono la casa per vivere in barca a vela: “Grazie al Covid abbiamo riscoperto la libertà”

Una vita frenetica sempre di corsa, tra mille impegni improrogabili tra lavoro e scuola, ed un tempo che non basta mai. Così ti ritrovi a veder volare via davanti a te ore, giorni, mesi, senza avere avuto modo di goderti il piacere di stare con te stesso, con i tuoi affetti, con la natura. E’ il dramma che vivono oggigiorno milioni e milioni di persone, specialmente quelle che vivono in città. Ma c’è qualcuno che ha deciso di dire basta e mollare tutto. E’ successo alla famiglia Barberis che ad ottobre 2020, ha mollato tutto per viaggiare per il mondo in barca a vela: “Quando sei in barca, ci sei semplicemente tu. Privo di maschere, spoglio di tutto. E davanti a te c’è l’immensità infinita. Non è questa la libertà di cui abbiamo bisogno oggi?”, ha affermato Sara Barberis. La donna insieme al marito Stefano, e i loro tre figli e un cane, non hanno esitato vendere casa, un loft nel quartiere dell’Ortica a Milano, per coronare il loro sogno. Quando Sara e la sua famiglia hanno mollato gli ormeggi eravamo in pieno periodo Covid. In un intervista con Huffington-post, l’avventurosa famiglia ha raccontato cosa si prova a vivere costantemente in barca a vela: “Avevamo questo progetto in mente da almeno quattro anni – ha spiegato Sara -. Non volevamo aspettare la pensione per provare a vivere una vita diversa”.

L’obiettivo della famiglia Barberis era quello di viaggiare durante l’anno di aspettativa di papà Stefano, fisico nucleare dell’INFN che gestisce il laboratorio scientifico e ambientale di bordo. “A settembre 2021 ci saremmo dovuti trovare in Centro America e da lì scegliere poi come proseguire il viaggio. Se avessimo trovato il modo di autofinanziarci con altri progetti, avremmo proseguito. Poi però è arrivato il Covid e ha cambiato un po’ i nostri piani”. Dopo aver viaggiato nel Mediterraneo, il virus ha bloccato la famiglia Barberis a Formentera: “Dovevamo rimanere tre giorni, poi sono arrivate delle disposizioni che ci hanno obbligati a rimanere nel porto. Durante il lockdown, abbiamo dovuto reinventarci di nuovo una quotidianità, in questa che sappiamo sarà parentesi momentanea. Abbiamo iscritto i nostri figli a scuola. Appena possibile ripartiremo. Le tappe saranno Gibilterra, Canarie e poi da lì sceglieremo se fare la traversata dell’Oceano partendo dalle Canarie o scendere fino a Capo Verde per farla. Il coronavirus ha cambiato i nostri programmi, ma non quello di partenza”.

Una scelta di vita non per tutti, ma per chi ha il coraggio di rischiare, i Barberis promettono un incontro con la natura introvabile altrove: “Là sopra ci sei semplicemente tu e la natura. Già, la natura, è lei che sceglie la rotta per te: quando sei in viaggio e hai pianificato una meta magari devi cambiare programma perché il tempo non è a favore, quindi ti adatti, l’assecondi. Così come assecondi i suoi ritmi. Noi mangiamo quando abbiamo fame e andiamo a dormire quando siamo stanchi, non importa se il pranzo è alle 11 e la cena all’ora dell’aperitivo”. Ma la libertà di essere se stessi, liberi dalle convenzioni sociali, per Sara non è l’unico aspetto positivo per scegliere un periodo in barca a vela. “Un altro aspetto positivo è che puoi vedere i posti spogli dai turisti, in orari in cui c’è silenzio e non c’è nessuno. Ti senti privilegiato, come se quei luoghi fossero stati creati per te. Ultimo, ma non per importanza, è il legame che stringi con il mare, ti rendi veramente conto di quello che è e che rappresenta. Anche l’inquinamento, se ne parla sempre, ma puoi toccarlo con mano, perché il mare non è più un estraneo, è tuo amico, è vicino a te. Per i bambini poi è un’esperienza pazzesca, una di quelle che si porteranno dietro per tutta la vita”.

Ovviamente la vita in barca a vela è tutt’altro che semplice, ma nonostante questo i Barberis non si sono mai pentiti: “Siamo felici della nostra scelta ma chi ci guarda solo come la famiglia che vive in vacanza sbaglia. Abbiamo preso una grossa decisione senza paracadute e per di più nel corso di una pandemia. E tutto questo per amore della barca a vela. Per amore del mare. Perché quando lo hai provato una volta non puoi più farne a meno”. Il viaggio in barca a vela dei Barberis è visibile sui social, sotto il nome di Sailing Shibumi.

Ti potrebbe interessare anche: La storia di Dario e suo figlio di 6 anni “miracolati” dalla tragedia di Stresa