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Vertice Salvini-Berlusconi: il nodo è sempre lo stesso, garantire la “roba”

Intervistato su Canale 5, il ministro degli Interni Matteo Salvini aveva dichiarato il suo obiettivo di una “flat tax al 15% per le partite Iva” e subito dopo ha confermato di un incontro con Berlusconi (anche) per “concordare un’azione politica per ridurre le tasse”. L’incontro nella serata c’è effettivamente stato, e molti occhi erano puntati su Arcore, per capire di cosa hanno discusso i due leader e quale panorama si prospetta dopo questo vertice. I temi caldi sono tanti. Prima di tutto i due hanno parlato della loro nuova alleanza, un intesa-bis dopo lo strappo di Salvini a Berlusconi con il contratto di governo firmato con i 5 Stelle. Si sono registrati passi avanti, dunque.

L’incontro di Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini – con il match Milan-Cagliari come terreno comune – ha prodotto risultati innanzitutto sulla presidenza della Rai. Dopo la bocciatura, anche grazie ai voti di Forza Italia, del candidato di Matteo Salvini – Marcello Foa – ora gli azzurri sono orientati a un dietrofront. Se Salvini, come preannunciato, intendesse riproporlo al consiglio di amministrazione di Viale Mazzini, stavolta potrebbe arrivare un sì (la prossima riunione della Vigilanza è mercoledì).

Ma la discussione tra Salvini e Silvio Berlusconi non è arrivata a un’intesa definitiva. Tutto è stato rinviato al vertice di centrodestra allargato a Fratelli d’Italia in programma in settimana. Salvini e Berlusconi, nel corso della riunione – cui hanno partecipato anche Giancarlo Giorgetti e Antonio Tajani – hanno telefonato alla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni proprio per calendarizzare la riunione nei prossimi giorni.

Il numero uno di Forza Italia, prima del via libera, vuole che il Carroccio chiarisca la sua posizione non solo in termini di alleanze per le amministrative – sembra rientrata la minaccia leghista di correre in solitudine, come prospettato in Abruzzo – ma anche riguardo alcuni punti ora all’esame del governo come la flat tax, le concessioni televisive, e il famoso tetto per la pubblicità in tv ormai bandiera del movimento cinque stelle, agitata dal sottosegretario all’Editoria Vito Crimi. Per Mediaset, sarebbe un colpo durissimo.

In più Forza Italia vorrebbe anche che il governo non si facesse schiacciare sulle posizioni giustizialiste, care ai 5Stelle. Matteo Salvini però continua a praticare la politica dei due forni e se da una parte gli azzurri hanno strappato l’assicurazione che il centrodestra viene ancora considerato “una condizione necessaria”, dall’altra fonti leghiste sottolineano che restano due piani distinti: il governo con i 5Stelle, che Salvini dichiara di voler portare avanti fino alla fine della legislatura (lo ha ribadito anche nell’ospitata da Barbara D’Urso), e la coalizione per le elezioni amministrative.

Ma proprio dai Cinquestelle – irritati per questo ritrovato feeling tra Berlusconi e Salvini – potrebbero arrivare ostacoli sulla via della pace tra Forza Italia e Lega. In che misura, si capirà già nei prossimi giorni.