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Papa Francesco all’ambasciata russa in Vaticano: “Preoccupato per la guerra”

Papa Francesco scende in campo in prima persona per cercare di dare una mano a risolvere la crisi in Ucraina. Nella mattinata di venerdì 25 febbraio, Bergoglio decide di annullare tutti i suoi precedenti impegni per recarsi a sorpresa in visita alla sede dell’ambasciata russa presso il Vaticano, situata in via della Conciliazione a Roma. Durante il faccia a faccia con l’ambasciatore di Putin, Aleksander Avdeev, il Pontefice chiede la fine immediata dei bombardamenti in Ucraina.

Papa Francesco e Vladimir Putin

Secondo quanto confermato dalla Sala stampa del Vaticano, Papa Francesco ha annullato quasi tutti gli impegni previsti nei prossimi giorni a causa di una “acuta gonalgia, per la quale il medico ha prescritto un periodo di maggiore riposo per la gamba”. Fanno però eccezione due appuntamenti di oggi. Il primo è con il nuovo ambasciatore greco presso la Santa Sede, Aikaterini-Katia Georgiou, per la presentazione delle lettere credenziali.

Il secondo, come appena accennato, è la visita sorpresa all’ambasciata russa, dove Papa Francesco ha confidato all’ambasciatore russo tutta la sua preoccupazione per la guerra in corso. Salta invece la presenza di Bergoglio a Firenze domenica prossima, per la chiusura dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo organizzato dalla Conferenza episcopale italiana. Il Papa non presiederà nemmeno la celebrazione del mercoledì delle ceneri, il 2 marzo, all’Aventino.

Questa nuova mossa di Papa Francesco per cercare di arrivare alla pace in Ucraina arriva dopo l’invito del Pontefice alla preghiera e al digiuno per il 2 marzo. “Di fronte agli sviluppi della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato al termine dell’udienza generale. – commenta il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin – Il Papa ha evocato grande dolore, angoscia e preoccupazione. Ed ha invitato tutte le parti coinvolte ad astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzi la convivenza pacifica e screditi il diritto internazionale”.

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