Vai al contenuto

Vittima dello stupro dei calciatori: “Mi sentivo sporca”

La vittima dello stupro dei calciatori: “Mi sentivo sporca”. Dalle carte del processo per stupro contro i due calciatori del Livorno emergono particolari raccapriccianti che inchiodano i presunti colpevoli, arrestati ieri sera.

Le manette sono scattate ieri sera per due calciatori del Livorno Calcio 1915, squadra che oggi gioca nel campionato di Serie D. Si tratta di Mattia Lucarelli, 22 anni, figlio dell’ex bandiera della squadra, Cristiano, e di Federico Apolloni, 22 anni. Insieme a loro, ci sono altri tre ragazzi, per i quali il giudice non ha disposto l’arresto e dei quali sono stati diffuse soltanto le iniziali e l’età: G. B., 24 anni, G. M., 23, e M. B., 23.

Mattia Lucarelli e Federico Apolloni

Lo stupro di cui sono accusati i giocatori del Livorno

I fatti risalgono al 27 marzo 2022, quando all’uscita della discoteca Gattopardo, a Milano, una studentessa americana ventiduenne ottiene un passaggio dai cinque giovani. Sono le 5.30 del mattino e dai filmati e dalle testimonianze dei presenti, oltre che della vittima, si evince che la giovane era ubriaca. I cinque le rivolgono apprezzamenti in italiano, poi la fanno salire in auto. Non la riportano a casa, come avrebbe chiesto lei, ma in un appartamento di Porta Romana, dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale.

Mattia Lucarelli

I filmati e le intercettazioni del presunto stupro

La ragazza racconta di aver accettato un passaggio verso casa, ma di essere ubriaca e di non capire nulla di quello che dicevano. Si è fidata di loro ed è salita in auto. I ragazzi hanno filmato il suo ingresso nella casa di Porta Romana, commentando: “Se supera questa porta è finita!”.

La presunta vittima avrebbe realizzato altri filmati con il cellulare nascosto nella borsa. Si sentono alcuni dei presenti esclamare: “Se va in Questura ci incula tutti!”. Ci sono diversi filmati realizzati dai vari protagonisti della vicenda.

Dopo la denuncia della ragazza, sono state disposte anche alcune intercettazioni. In alcune di queste, proprio i due calciatori discutono dell’esistenza di un video del momento in cui la ragazza entra in auto, che però uno dei due avrebbe cancellato “per non avere problemi in futuro”.

L’immagine di una festa nel locale di Milano

Il racconto della presunta vittima di stupro dei calciatori del Livorno

La vittima ha denunciato i ragazzi in questura. La Nazione riporta le dichiarazioni della ragazza, redatte nel verbale. “Io volevo andare a casa. Gli ho detto che ho un ragazzo. Gli ho detto di no e che questo non poteva succedere, era come se il mio corpo non mi appartenesse più. Io ho cercato di vedere, di scrutare in me stessa, di guardarmi allo specchio. Mi sono sentita sporca, ho sentito il mio corpo come se non fosse il mio“.

Cristiano Lucarelli, 47 anni, nella sua esperienza di allenatore

L’arresto dei calciatori del Livorno per violenza sessuale

Dopo il racconto della ragazza, le intercettazioni e le indagini svolte, la gip, Sara Cipolla, ha disposto l’arresto per Mattia Lucarelli e Federico Apollonio per il reato di violenza sessuale con la motivazione di una “spiccata pericolosità sociale“. La gip ha anche aggiunto che quella sera i ragazzi coinvolti non hanno visto la studentessa come una partner con la quale avere un rapporto consenziente, ma “come un dono del cielo di cui abusare a piacimento”.

Cristiano Lucarelli, padre di Mattia e apprezzato bomber nella Serie A di vent’anni fa, che ha poi avuto un’esperienza come allenatore, ha dichiarato: “Mio figlio è innocente. Dopo aver letto i verbali ne sono ancora più convinto”. L’ex calciatore, ora 47enne, ha anche aggiunto: “Pensavate che mi nascondessi, che scappassi, che non ci mettessi la faccia? Mi dispiace deludervi, ma la faccia ce l’ho sempre messa per tante cose, figuriamoci se non ce la metto per una cosa che ho creato io, per un ragazzo che ho educato e cresciuto io, trasmettendogli dei grani valori, dei valori di orgoglio, tolleranza, contrarietà alla violenza, soprattutto verso le donne”.