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Feltri confessa: “Porterò le arance in carcere a Formigoni”

Vittorio Feltri, piaccia o non piaccia, sicuramente non è mai banale. Il suo commento all’arresto di Formigoni ha subito fatto il giro della rete. Scrive il giornalista: “Si impegnano allo scopo di spedire in carcere Formigoni, condannandolo a una pena esagerata, 5 anni e 10 mesi, che per un uomo di 71 anni è un mezzo ergastolo. Sarebbe troppo quand’ anche fosse colpevole, però non ho capito dove stiano le prove della corruzione. Non gli hanno trovato una lira, gli rimproverano qualche giro in barca”.

“Gli hanno imputato l’acquisto di una villa in Sardegna a prezzi di favore, ma chiunque di noi che ha provato a vendere una casa sa che il valore di un immobile è aleatorio, e l’ incasso preventivato dai periti è quasi sempre il doppio della realtà di mercato: e a certificarlo sono le aste proprio dei Tribunali”.

“In cambio di un paio di vacanze ai Caraibi, il Formiga avrebbe autorizzato sovvenzioni a cliniche private per l’acquisto di macchinari d’avanguardia. Nessuno ha potuto dimostrare che si sia trattato di un trattamento di favore. L’unica cosa sicura è che con lui la Regione Lombardia, di cui è stato governatore per quasi vent’anni, è diventata non in Italia ma in Europa la terra d’eccellenza della medicina: pubblica e privata non c’è differenza, in quanto ogni cittadino ha acquisito il diritto, grazie alla sua riforma, di scegliersi l’ospedale”.

“Se fosse vivo Umberto Veronesi, confermerebbe. Se ci fosse bisogno di una prova a discolpa, peraltro ormai inutile, essa consiste nell’accanimento e nella voluttà con cui si è stabilito di appioppare proprio a lui, e – a memoria di archivio – solo nel suo caso, il massimo dei massimi di quanto la legge prevede. Non basta”.

(ANSA/MOURAD BALTI)”Nel frattempo, quasi ad Formigonum, il Parlamento, su pressione manettara dei grillini, ha stabilito che se il reato è la corruzione (e qui – ripeto – non se ne vede la prova) puoi essere entrato nella terza età, ma niente domiciliari, niente minestra da far sorbire ai vecchietti degli ospizi, esercizio con il cucchiaio in cui si esibì magnificamente Berlusconi. Per Formigoni niente vecchietti ma lucchetti: prigione, gattabuia, gabbio”.

“Per quanto mi riguarda, se me lo lasceranno fare, gli porterò le arance in carcere. Poserei anche una corona di fiori in morte della giustizia. Non lo farò solo perché voglio bene a Formigoni, ma non al punto di condividere l’ora d’aria con lui per vilipendio della magistratura”.

 

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