Vai al contenuto

Il discorso di Putin nel Giorno della Vittoria: “Tutta colpa dell’Occidente”

Il 9 maggio a Mosca si celebra il Giorno della Vittoria nella Seconda Guerra Mondiale contro la Germania nazista di Adolf Hitler. Anche se le autorità della Russia hanno impedito ufficialmente ai cittadini di effettuare riprese della parata militare con i loro telefonini, sono moltissime le immagini che arrivano via web. Al centro della scena c’è naturalmente il presidente Vladimir Putin. Il suo discorso si rivela però a tratti sorprendente. Non manca ovviamente nemmeno un duro attacco all’Occidente, considerato responsabile della guerra in Ucraina.
Leggi anche: Cremlino, attentato a Putin: droni ucraini su Mosca. Zelensky respinge le accuse

Vladimir Putin giorno vittoria

Il discorso di Vladimir Putin nel Giorno della Vittoria

“L’Ucraina è diventata ostaggio nelle mani dell’Occidente. – così Vladimir Putin apre il suo discorso per il Giorno della Vittoria – Le élite occidentali hanno dimenticato le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo. L’Occidente provoca conflitti sanguinosi. Semina i semi della russofobia. E pretende di dettare le sue regole a tutte le nazioni”, queste le sue durissime accuse alla coalizione occidentale guidata dagli Stati Uniti d’America.

“Contro la Russia è stata scatenata una vera guerra. Ma abbiamo sconfitto il terrorismo”, prosegue poi Vladimir Putin ribadendo la versione del Cremlino su quanto sta accadendo in Ucraina e sulle motivazioni che lo hanno portato a decidere di dare il via alla cosiddetta ‘operazione militare speciale’. Poi il presidente chiede ai presenti di rispettare un minuto di silenzio “in memoria dei figli, dei padri, dei nonni” morti durante la guerra contro i nazisti.

“Come la stragrande maggioranza delle persone sul pianeta, vogliamo vedere un futuro pacifico, libero e stabile. Qualsiasi ideologia di superiorità è per sua stessa natura disgustosa, criminale e mortale”, conclude poi Vladimir Putin il suo discorso nel Giorno della Vittoria. Di segno totalmente opposto, invece, il commento dell’ambasciatore americano a Kiev, Bridget Brink: “Ucraina, Europa e Stati Uniti hanno  commemorato ieri la vittoria sulla tirannia. La Russia celebra il 9 maggio con altri missili e droni lanciati verso le città ucraine e i civili addormentati”.
Leggi anche: «Kiev ha provato a uccidere Putin con un drone»