Il Dddl Zan è stato bloccato in Senato. La cosiddetta tagliola su articoli ed emendamenti è stata approvata con voto segreto da 154 senatori. Mentre solo 131 hanno detto no. Il risultato è lo stop definitivo, almeno per questa legislatura, all’approvazione di una legge sull’omotransfobia. La sconfitta di Palazzo Madama fa infuriare il Pd e il M5S. Ma secondo alcune fonti è proprio tra le loro file che potrebbe nascondersi qualche franco tiratore. Sul banco degli imputati anche i senatori renziani. Sulla vicenda interviene Valdimir Luxuria che pretende di conoscere i nomi dei ‘traditori’.

Secondo alcune indiscrezioni riportate anche da Il Giornale, potrebbero essere Valeria Fedeli, Valeria Valente, Stefano Collina e Dario Stefano alcuni dei senatori del Pd divenuti franchi tiratori del Ddl Zan. Ma anche alcuni esponenti del M5S potrebbero aver fatto la stessa scelta. Ne è convinta anche l’ex deputata transgender Vladimir Luxuria. “Oltre al dietrofront di Iv, penso ci sia stato anche del fuoco amico. Qualcuno all’interno del M5S e del Pd che ha votato a favore di questa tagliola, è innegabile”, dichiara a Fanpage.

“C’è chi si sporca le mani picchiando e c’è chi si sporca la coscienza affossando la legge contro l’omotransfobia. Noi abbiamo smesso da tempo di vivere in segreto. Ma c’è chi in segreto si è reso complice di chi incita o commette atti di violenza. Sono amareggiata e delusa”, si sfoga Luxuria. “Speravo che si potessero mettere una mano sul cuore, prima di premere su un tasto verde o rosso, e così non è stato”, prosegue.