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Meloni infuriata con Salvini: “Più polemico con me che con gli avversari”

Resa dei conti finale nel centrodestra tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini? Se non è così poco ci manca. Almeno a giudicare dalle battute al vetriolo che i due leader di Fratelli d’Italia e Lega si sono scambiati nelle ultime ore. “Mi domando perché Letta e Meloni chiedono di aspettare l’Europa”, attacca Salvini favorevole a uno scostamento di bilancio contro il caro bollette. “Non capisco perché sempre più polemico con me che con gli avversari”, replica a muso duro la Meloni ospite di Enrico Mentana al Tg di La7.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni

“Io ho spiegato perché lo scostamento di bilancio per risolvere il problema delle bollette è una soluzione che va ponderata. – chiarisce Meloni da Mentana – Il prezzo del gas aumenta perché i grandi player al mercato di Amsterdam decidono di far salire il prezzo del gas. Ora se non fermiamo la speculazione con il tetto al prezzo del gas o con il disaccoppiamento, 30 miliardi non bastano, ne servono 50 e sono soldi con cui indebitiamo i nostri figli e regaliamo agli speculatori. Io ci penso prima di fare una cosa del genere”.

“Oltretutto credo che non sia giusto affermare che stiamo aspettando l’Europa. – spiega ancora Giorgia Meloni – Perché io dico che l’Italia può fare subito il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia che abbasserebbe il prezzo delle bollette. È una soluzione che ho spiegato cento volte e la polemica mi sembra pretestuosa”.

“Se chiedi ad uno di sinistra se Meloni è fascista loro rispondono di no, perché non è sostenibile. – alza i toni la leader di Fdi – Un partito che ha fatto le battaglie per la libertà di parola, di pensiero, di lavoro, di impresa è difficile affermare che voglia portare un regime. Poi le persone normali senza paraocchi dicono che può piacere o meno, ma non è il mostro che vogliono descrivere. Io credo di essere stata il soggetto in questa campagna elettorale che sia stata passata più ai raggi X. Sono andati a prendere le dichiarazioni di quando ero ragazzina. Nella vita si evolve, si cresce, si matura. Non capisco perché questo valga per gli altri e non per me. Non capisco  perché per loro non si deve parlare di Urss, che è finita 30 anni fa, e invece si deve parlare del fascismo che è caduto 70 anni fa”, conclude.

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