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Colpito in faccia con lo spray, il migrante incontra i suoi aggressori

Una storia che aveva fatto il giro del web e che per fortuna si è conclusa però con un lieto fine. Quella di Yacoubou Ibrahim, mediatore culturale di Napoli a cui è stato spruzzato in volto dello spray al peperoncino nel rione Sanità. L’uomo, originario del Benin, ha sempre escluso la pista del razzismo ma l’aggressione aveva sollevato molti dubbi. E infatti gli aggressori non fanno parte di una baby gang come inizialmente ipotizzato ma sono stati identificati come “scugnizzi del quartiere, che hanno bisogno solo di un po’ di affetto e di una chance” come sottolinea Ivo Poggiani, presidente della Terza Municipalità.


“Purtroppo negli ultimi tempi troppe volte abbiamo appreso dai giornali aggressioni a danni di tanti migranti in Italia, ma anche a Napoli. Molti di voi avranno letto la storia di Yacoubou Ibrahim, aggredito secondo i giornali da una baby gang nel quartiere Sanità. In tanti mi avete scritto per chiedermi di reagire a supportare Yacoubou. Avevamo due strade avanti: aspettare le attività di repressione del fenomeno delle forze dell’ordine oppure una soluzione più pedagogica”, scriveva il 25 febbraio 2019 su Facebook Ivo Poggiani.Poi la svolta, raccontata sempre da Poggiani: “Assieme agli educatori del territorio e ai parroci ci siamo messi alla ricerca di questi ragazzini, ci abbiano parlato, abbiamo ascoltato le loro famiglie, abbiamo coinvolto Carabinieri e Polizia. Oggi li abbiamo fatti incontrare, tutti attorno ad un tavolo”. Protagonisti del gesto erano stati infatti due minorenni tra i 10 e i 13 anni. “Iniziamo noi a non chiamarli baby gang, magari poi non ci diventano” è stata la frase che ha chiuso il messaggio. Stando alla ricostruzione, i ragazzini si sono scusati con la vittima dell’aggressione e gli hanno regalato un disegno, prima di scattare una foto in sua compagnia pubblicata sulle pagine dei profili social di Poggiani.

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