Parole che hanno scatenato reazioni forti e prese di posizione nette, quelle di Alberto Zangrillo. Con molti colleghi del primario del San Raffele a insorgere, lamentando come quelle affermazioni rilasciate nel corso del programma Mezz’ora in Più, avrebbero potuto rivelarsi pericolosamente fuorvianti. Il medico, ospite di Lucia Annunziata, aveva infatti pontificato: “Il virus clinicamente non esiste più”. Un messaggio che per gli spettatori in ascolto era suonato come il segnale di cessato pericolo.
“Lo dico consapevole del dramma che hanno vissuto i pazienti che non ce l’hanno fatta – ha aggiunto Zangrillo – non si può continuare a portare l’attenzione in modo ridicolo come sta facendo la Grecia sulla base di un terreno di ridicolaggine, che è quello che abbiamo impostato a livello di comitato scientifico nazionale e non solo, dando la parola non ai clinici e non ai virologi veri. Il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Ci metto la firma”.
Dura la reazione del presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico, Locatelli, che ha espresso “sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo”, sottolineando che i numeri di oggi sono dovuti alle misure del lockdown. Anche Giuseppe Ippolito, direttore dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive dello Spallanzani di Roma, ha subito chiarito “non vi è alcuna prova o studio scientifico pubblicato che dimostri che il nuovo coronavirus SarsCov2 sia mutato”,Il lato oscuro della protesta: negli Usa vetrine rotte, negozi saccheggiati e incendi