Parlare in pubblico non è affatto facile, la paura di affrontare la platea, di non riuscire a trasmettere quello che vogliamo dire, di annoiare, di non essere all’altezza della situazione frena ogni oratore alle prime armi, e non soltanto. Il blocco emotivo da ansia assale spesso anche chi non è al suo primo Public Speaking.
D’altronde saper parlare in pubblico è un’abilità che è sempre più vantaggioso sviluppare. Che sia la platea di un convegno
In rete si trovano molti consigli utili, tra quelli più validi a nostro avviso, che dispensano consigli per vincere il timore del pubblico e fare un buon intervento, c’è questo di Alessandro Ferrari, che merita una lettura per la semplicità dell’esposizione e le soluzioni che offre.
Proviamo ora ad affrontare il problema da una diversa angolazione. Cosa è che permette di stare su un palco e sentirsi a proprio agio? La risposta più giusta è: un buon riscontro del pubblico. Una platea che comprende il nostro discorso, che ci segue interessata, che risponde alle sollecitazioni fa capire che siamo sulla giusta strada e produce, anche nel più timoroso degli oratori, quell’effetto incoraggiante di cui abbiamo bisogno.
Ecco 4 regole per affrontare al meglio il Public Speaking
Mettere a fuoco l’idea
Compito di ogni buon oratore è costruire un’idea nella mente del suo pubblico. Quando prepariamo il nostro discorso concentriamoci quindi su una sola idea, quella che riteniamo più importante, e facciamo in modo che diventi il filo conduttore del nostro intervento. Per voler dire troppo rischiamo di confondere chi ascolta e di perdere la loro attenzione.
Parlare per il pubblico
Ricordiamoci sempre che quando siamo su un palco e teniamo un discorso non parliamo per noi ma parliamo per il pubblico. Mentre prepariamo il nostro intervento quindi teniamo bene a mente a chi parleremo, usando parole e concetti che possano essere intesi da tutti. Cerchiamo di creare nel pubblico il desiderio di capire quello che vogliamo raccontargli, di stimolare la curiosità: questo permette di “agganciare” le persone e di farci seguire nel nostro ragionamento.