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Opec+, operazione taglio petrolio. Così si va verso un aumento della benzina

OPEC+ petrolio taglio aumento benzina

L’Opec+ (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, insieme alla Russia) ha deciso di tagliare la produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno a partire dal primo maggio di quest’anno per tutto il 2023, come annunciato a sorpresa. Inoltre, l’Arabia Saudita ha deciso di tagliare la sua produzione di 500mila barili al giorno. Questa decisione non fa piacere ai consumatori e neanche ai banchieri centrali, in quanto avrà un impatto sui prezzi dei prodotti petroliferi e sull’inflazione.

L’annuncio è arrivato inaspettatamente, poiché nelle ultime due settimane il prezzo del petrolio è aumentato sui mercati finanziari, passando dai 66 dollari al barile del 15 marzo scorso ai 75,36 dollari della chiusura delle contrattazioni di venerdì sulla piazza di New York. Tuttavia, sembra che il cartello dei produttori voglia recuperare la soglia degli 80 dollari al più presto per sostenere i ricavi nel momento in cui tutte le grandi economie stanno accelerando la transizione verso la green economy.

L’Arabia Saudita, in particolare, ha dichiarato che si tratta di una misura precauzionale per salvaguardare la stabilità del mercato del petrolio. Altri Paesi che taglieranno la loro produzione includono gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait, l’Iraq, il Kazakistan, l’Algeria e l’Oman.

In sintesi, la decisione dell’Opec+ e dell’Arabia Saudita di tagliare la produzione di petrolio avrà un impatto sui prezzi dei prodotti petroliferi e sull’inflazione. La mossa è stata presa per garantire la stabilità del mercato del petrolio, ma potrebbe causare preoccupazioni per i consumatori e i banchieri centrali.

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