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Hanno una figlia ma la mamma è troppo giovane: lui a processo per violenza sessuale

Una storia dai risvolti melodrammatici e quasi kafkiana. Arriva da Mantova dove in questi giorni si sta celebrando un processo contro un ragazzo che oggi ha 21 anni. Due anni fa, quando ne aveva 19, il giovane ha messo incinta e ha avuto una figlia da una ragazzina che all’epoca dei fatti ne aveva 13. Per questo motivo è scattata l’accusa di violenza sessuale su minore. Anche in assenza di querela della ragazza che, intanto, si presenta all’udienza preliminare insieme ai genitori e all’imputato per testimoniare quanto il loro legame sia solido e reale.
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Mantova processo violenza sessuale

Mantova, ragazzo a processo per violenza sessuale

Rischia dai sei ai 12 anni di carcere il ragazzo sotto processo a Mantova per violenza sessuale per aver messo incinta una ragazzina di 13 anni nel 2021. Ma le udienze in tribunale rischiano di trasformarsi in una farsa, visto che i due protagonisti di questa vicenda si sono presentati insieme, accompagnati dai genitori di lei che durante il processo si sono occupati della loro bambina di due anni. Anche la madre della ragazza è imputata per non aver impedito la relazione tra i due.

Secondo quanto si apprende,  il rapporto amoroso tra i due giovani sarebbe nato all’interno di relazioni familiari di amicizia. La situazione però è precipitata quando qualcuno si è accorto che la ragazzina, che frequentava ancora la scuola media a Mantova, era rimasta incinta. A quel punto la segnalazione ai servizi sociali è stata inevitabile. Insieme all’accusa di violenza sessuale contro il padre della bimba e al conseguente processo.

“Il rigore della norma va ricondotto nel contesto di una vicenda nella quale non c’è traccia della violenza presunta dalla legge. A sconfessarla, la violenza, è stato lo stesso atteggiamento dei ragazzi, mano nella mano”, dichiara alla Gazzetta di Mantova l’avvocato difensore del ragazzo Giovanni Gasparini. Insomma, secondo la difesa, altro che violenza sessuale: i due giovani si amano e la loro relazione è accettata dalle relative famiglie.
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