Una polemica tutta italiana e che nasce nel mondo dell’editoria, una contraddizione che vede al centro della scena Audiweb, società nata per raccogliere e pubblicare i dati di audience di Internet nel nostro Paese e che ha cambiato, in estate, la sua metodologia di misurazione e diffusione delle informazioni. Scatenando non poche proteste e dando il vita a un notevole paradosso. Riepilogando, Audiweb lavora da sempre con Nielsen e sulla base di questo rapporto ha recepito quanto previsto da un accordo internazionale di partnership tra Nielsen e Facebook. La società, di fatto, trasmette a Nielsen/Facebook i dati di audience degli editori digitali italiani che fanno parte del consorzio per ottenerne analisi e misurazione più accurate rispetto a quanto realizzato sino a oggi.
Successivamente Audiweb, senza alcun annuncio, ha provveduto a cambiare significativamente la nota tecnica illustrante la metodologia di Audiweb 2.0. Nella nuova versione della nota informativa, Audiweb ammette l’utilizzo di dati personali degli utenti e la loro trasmissione a Facebook, cosa fino a ora sempre smentita, nei documenti e nelle dichiarazioni. Una questione complessa, quella sulle procedure cui l’azienda ricorre, con sullo sfondo la situazione degli editori soci Audiweb. Perché la trasmissione dei dati da Audiweb a Nielsen/Facebook è già attiva da giugno, ma in questo momento nessun utente italiano è informato che i propri dati di navigazione vengono condivisi oltreoceano con Facebook. Audiweb ha messo gli editori suoi soci in una posizione molto difficile, perché potrebbero essere ritenuti responsabili di violazione dei termini Gdpr.Social network: la guida completa per rimuovere Facebook dalla tua vita