Un curriculum disseminato di trappole quello di Giuseppe Conte, finito ancora una volta sotto accusa per il suo passato e, nello specifico, per un concorso da professore ordinario vinto nel 2002 all’università di Caserta. A sollevare dubbi sull’esito di quella selezione è La Repubblica, che racconta come tra i commissari d’esame ci fosse Guido Alpa, noto civilista, con cui l’anno prima Conte in qualità di avvocato del Garante della privacy aveva firmato un ricorso contro la Rai. Un dettaglio non proprio da poco considerando che per l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) la “collaborazione professionale con una comunione di interessi economici” tra l’esaminato e l’esaminatore determina l’incompatibilità. Secondo il quotidiano, dal curriculum dello stesso conte emerge come il futuro premier e Alpa all’epoca del concorso collaboravano professionalmente.
Conte ha anche ribattuto all’osservazione che fu incaricato insieme ad Alpa di difendere il Garante Privacy in un giudizio contro la Rai nel 2001, quindi prima del concorso. “Verissimo. Risulta per caso all’eminente articolista e al suo giornale che nel caso due professionisti vengano incaricati da un cliente (peraltro istituzionale: Garante Privacy) di far parte del medesimo collegio difensivo si produca una qualche forma di conflitto di interessi tra loro in vista di futuri concorsi? Il premier ha concluso sottolineando come “stiamo ragionando di un concorso svoltosi nel 2002. Di un concorso pubblico che si è concluso con l’unanime deliberazione favorevole di tutti i commissari”.