Un governo che piace, piace da impazzire, inizia a non piacere più. I sondaggi storicamente favorevoli all’esecutivo Conte fin dal suo insediamento hanno di colpo voltato le spalle ai gialloverdi, fin qui sempre forti della benevolenza del popolo italiano. E lo hanno fatto nel momento peggiore, quello di tensione massima, sul tema che sta più a cuore al momento a Salvini e Di Maio: la manovra. Nei giorni più caldi per il Movimento Cinque Stelle e la Lega, ecco allora i dati Tecnè fotografare una realtà non facilissima da digerire. Per la prima volta, infatti, i due partiti ottengono un consenso inferiore al 50%, con il dato di chi non ha fiducia nel governo (46%) ormai prossimo a quello di coloro che ne danno un giudizio positivo (48%). Ancora alta la fiducia nel premier Conte e nei ministri, ma anche in questo caso inferiore alla maggioranza assoluta degli intervistati tranne che per Salvini, che si ferma al 50% esatto.
Alla manovra e alle incertezze che la accompagnano si sommano poi le sensazioni sulla situazione economica, con i venti arrivati da Bruxelles nelle ultime settimane a far sentire tutto il loro peso. Gli italiani ritengono, il larghissima maggioranza, che le cose non miglioreranno e anzi resteranno stabili (51%), ma il 58% pensa anche che la crisi economica sia ancora in corso. Nel complesso quindi la visione è fortemente negativa (crisi che non cambierà) e ciò è in linea con la bocciatura della manovra: il governo non è a quanto pare visto come in grado di migliorare la situazione economica.