Nel mirino da diversi mesi ormai, criticato dai suoi stessi elettori che dubitano della bontà della sua leadership. Ma determinato ad andare fino in fondo, a giocarsi le sue carte. Alzando la voce con quell’alleato di governo, la Lega, che nell’immaginario collettivo è la vera spinta propulsiva del governo Conte. Luigi Di Maio non ci sta a passare come succube del Carroccio. E in un’intervista concessa al Corriere della Sera ha scelto di alzare la voce sul reddito di cittadinanza, criticando chi nell’emisfero verde dell’esecutivo avanza ancora dubbi in merito.
Sul fronte Tav, infine, una precisazione: “Noi non siamo contrari all’alta velocità. Personalmente, però, non ritengo la Torino-Lione un’opera strategica per il Paese mentre penso alla Napoli-Bari o alla Tav in Sicilia. Progetti come il Tunnel del Brennero o il Terzo Valico saranno valutati in base all’analisi costi-benefici. Non siamo contro le grandi opere, ma contro l’idea di farlo tanto per spendere soldi”.