Un popolo che aveva voglia di ritrovarsi e che si è ritrovato, anche se forse in via del tutto eccezionale. Quando Zingaretti, nella notte, ha festeggiato la vittoria alle primarie del Pd, lo ha fatto al culmine di una giornata che ha visto tornare in strada una fetta del Paese che sembrava estinta, di pari passo con un partito dalle preferenze in costante, inquietante calo. L’atmosfera è stata di festa, Carlo Calenda nel ruolo di scrutatore ha esultato parlando di “vera democrazia” contrapposta a quella virtuale dei Cinque Stelle.
Le file ci sono state davvero, un po’ ovunque. A Milano, Torino, Genova, Venezia, Napoli, Bari. Il padre di Alessandro Di Battista, Vittorio, provocava su Facebook: “Ho votato tre volte”. Ma il Corriere della Sera fa notare come il post sia stato pubblicato prima dell’apertura dei seggi, gridando alla farsa. Tra gli altri vip che hanno sfilato, Roberto Benigni, Nanni Moretti, Paolo Virzì e Gigi Proietti.
Francesco Guccini ha detto chiaro e tondo: “Torno ai gazebo per contrastare questo governo”. Personaggi famosi e normali cittadini accomunati dalla voglia di stare insieme dentro un partito unito che faccia opposizione seria e forte a Matteo Salvini. Il Pd ha perso un bel po’ di voti per strada, in questi anni. Ma il suo popolo non ha smarrito il senso di comunità. Lo stesso che Zingaretti spera di riportare a galla nei prossimi mesi.Pd, ecco l’era Zingaretti. Il primo ad attaccarlo? Ovvio: Matteo Salvini